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Prezzi carburante: salgono ancora, anche il GPL

6 min per leggereConducenti
Gli ultimi rincari dei prezzi del carburante hanno interessato tutti i principali combustibili, dal diesel e la benzina fino al GPL e al metano, rendendo il pieno sempre più costoso.
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Ancora aumento dei prezzi del carburante, anche del GPL

Prezzi carburante: gli aumenti e le alternative disponibili

I rincari da record stanno spingendo al rialzo il costo di benzina e diesel, con incrementi considerevoli anche per il GPL e il metano, rendendo il rifornimento sempre più costoso. Ecco qual è la situazione sugli aumenti dei prezzi del carburante, le cause principali e le alternative disponibili per risparmiare sul pieno.

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L’andamento del prezzo dei carburanti in Italia

In base ai dati del MISE, in confronto al 2020 oggi la spesa per una famiglia italiana per il rifornimento dell’auto diesel e benzina è salita di 430-440 euro l’anno. Ovviamente nel costo del carburante bisogna considerare il peso delle imposte, con le accise e l’IVA al 22% che rappresentano oltre il 60% del prezzo pagato alla pompa dai consumatori.

Gli incrementi dei prezzi riguardano tutti i principali carburanti. Secondo Assoutenti, l’Associazione Nazionale Utenti Servizi Pubblici, gli italiani spendono circa 2.011 euro l’anno per il carburante, utilizzando il 20% del reddito per mantenere l’automobile con un costo medio complessivo di 3.361 euro l’anno per ogni veicolo.

Aumento del prezzo della benzina Uno dei rincari più sostenuti nel post-covid ha interessato la benzina, con un aumento sostenuto del 24,7% da ottobre 2020 allo stesso mese del 2021. In base ai dati messi a disposizione dall’Osservatorio del MISE, il prezzo medio della benzina ad ottobre 2021 è di 1,750 euro al litro nella modalità self-service, arrivando a quasi 2 euro al litro in alcune stazioni nell’opzione servito.

Secondo i dati statistici messi a disposizione dal Ministero della Transizione Ecologica, il prezzo della benzina era di appena 1,456 euro al litro a gennaio 2021. Anche nel periodo pre-covid il costo della benzina era inferiore rispetto ai livelli attuali, infatti a dicembre 2019 la tariffa media in Italia era di 1,589 euro al litro.

Aumento del prezzo del diesel Anche il prezzo del diesel ha registrato una crescita importante nel 2021, arrivando ad ottobre 2021 a un valore medio di 1,615 euro al litro per la modalità self-service. Con il servito il prezzo del diesel aumenta in modo considerevole, raggiungendo una tariffa media in Italia di circa 1,954 euro al litro.

Dai dati storici del Ministero della Transizione Ecologica emerge un incremento sostanziale nel 2021, con un aumento del 20,7% da gennaio a ottobre e del 28,8% da ottobre 2020 a ottobre 2021. Nel periodo pre-covid il gasolio per auto si trovava a livelli molto più bassi rispetto a quelli attuali, con un prezzo medio di 1,482 euro al litro a dicembre 2019.

Aumento del prezzo del GPL Il GPL non è esente dall’aumento dei prezzi dei carburanti per il trasporto, con un costo medio alla pompa a ottobre 2021 di 0,823 euro al litro. Si tratta di un incremento elevato, tenendo conto che a gennaio 2021 il prezzo del GPL era di appena 0,632 euro al litro, con un incremento nei primi 10 mesi del 2021 del 30,2%.

Aumento del prezzo del metano I rincari dei carburanti non hanno risparmiato neanche il metano, un combustibile alternativo proposto su molti modelli di auto in Italia. Il prezzo del metano a ottobre 2021 è in media di 1,654 euro al Kg; tuttavia, in molti impianti del Nord è stato rilevato un costo vicino ai 2 euro al Kg.

Le principali cause dell’incremento del prezzo dei carburanti

L’aumento dei prezzi dei carburanti è legato a una serie di fattori. Innanzitutto, bisogna tenere conto del rincaro delle materie prime, a partire dal rally del prezzo del petrolio arrivato a 85 dollari al barile a ottobre 2021, mentre a gennaio veniva scambiato sui mercati internazionali a meno di 50 dollari al barile.

Inoltre, è necessario considerare elementi come l’inflazione, la crescita economica nel post-covid e la forte tassazione presente in Italia sui carburanti. Secondo l’Osservatorio del MISE, la pressione fiscale sulla benzina crea un sovrapprezzo di 7 centesimi in confronto alla Francia, di 11 centesimi rispetto alla Germania e di 31 centesimi nel paragone con la Spagna.

Lo stesso avviene con il diesel, dove il differenziale con la Francia è di 4 centesimi, con la Germania di 19 centesimi e con la Spagna di 29 centesimi. Il prezzo del diesel risulta circa 14 centesimi più elevato in confronto alla media europea, un incremento dovuto soprattutto alla maggiore componente fiscale presente nel nostro Paese.

Come risparmiare con l’Osservatorio dei prezzi del carburante

Per aiutare i consumatori a monitorare l’andamento dei prezzi dei carburanti il MISE, il Ministero dello Sviluppo Economico, mette a disposizione un apposito Osservatorio. All’interno del portale Carburanti.mise.gov.it è possibile trovare il servizio Osservaprezzi Carburanti, attraverso il quale controllare online le tariffe applicate in Italia sui combustibili per il trasporto.

In questo modo è possibile verificare dove il carburante costa meno per risparmiare, ricercando le stazioni di servizio presenti in una zona, in un percorso specifico oppure in una tratta autostradale. I risultati si possono ordinare in modo crescente, filtrandoli per tipo di carburante, per visualizzare ad esempio l’impianto che offre il prezzo più basso a Roma o Milano per la benzina.

Il servizio online del MISE è completamente gratuito, inoltre è possibile scaricare la relativa app per smartphone Android e iOS su Google Play Store e App Store. Particolarmente utile è il servizio che consente di controllare i prezzi dei carburanti sulle tratte autostradali, per pianificare le soste scegliendo gli impianti che propongono le migliori tariffe su benzina e diesel.

Nei lunghi viaggi anche una differenza di pochi centesimi può garantire un risparmio significativo, soprattutto per chi si sposta spesso con l’auto per motivi di lavoro. D’altronde il prezzo può mostrare variazioni anche di 30 centesimi al litro da una stazione all’altra, con un risparmio fino a 30 euro per ogni pieno scegliendo l’impianto con le tariffe più basse.

Passare all’elettrico conviene ancora oggi?

Utilizzare app e servizi online per risparmiare sul rifornimento è un’opzione utile ma non risolutiva in maniera definitiva. Naturalmente i rincari stanno interessando anche le forniture energetiche, con un incremento delle bollette per l’energia elettrica nell’ultimo trimestre 2021 che ha reso più caro ricaricare l’auto elettrica.

Secondo le stime pubblicate dal magazine online Fleet Magazine curato con il patrocinio di ANIASA, l’Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio, della Sharing mobility e dell’Automotive digital, l’aumento del 29,8% delle tariffe elettriche potrebbe causare un incremento di circa 30 euro a trimestre per la ricarica del veicolo elettrico, ipotizzando una percorrenza media annuale di circa 15 mila Km.

L’aumento per i proprietari di una vettura a zero emissioni, oppure per chi ha scelto di noleggiare un’auto elettrica, potrebbe essere di circa 120 euro annui. Tuttavia, è possibile risparmiare scegliendo una tariffa flat con abbonamento e prezzo bloccato, oppure ricaricando il veicolo in casa o al lavoro con una colonnina alimentata da un impianto fotovoltaico.

Inoltre le auto elettriche consentono di usufruire di una serie di agevolazioni, dal bollo auto ai parcheggi blu gratuiti, dall’accesso alle ZTL agli incentivi per l’installazione delle stazioni di ricarica. Allo stesso tempo non bisogna tralasciare i benefici ambientali e i vantaggi per la salute, oltre alle soluzioni integrate per la mobilità sostenibile.

Tra le migliori opzioni c’è il noleggio dell’auto con monopattino elettrico o ebike inclusa, per coprire l’ultimo miglio in maniera ecologica senza rinunciare all’autonomia nelle lunghe percorrenze. Queste soluzioni di mobilità urbana rappresentano una modalità più versatile e flessibile, per cercare il giusto compromesso tra risparmio sui consumi, riduzione delle emissioni e autonomia di movimento.

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Pubblicato il 12 novembre 2021
12 novembre 2021
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