
Multe stradali 2023: arriveranno gli aumenti?
Il governo ha bloccato l’aumento delle multe stradali nel 2023, congelando gli importi come richiesto dalle associazioni dei consumatori.
Multe stradali 2023: aumenteranno gli importi?
Bloccati gli aumenti delle multe stradali per il 2023
Multe stradali: evitata in extremis la stangata
Con la nuova Legge di Bilancio sono stati congelati gli importi delle multe stradali per il 2023/2024, bloccando un potenziale aumento del 15% a causa dell’adeguamento biennale all’inflazione. Sono state accolte, quindi, le richieste di molte parti, dal Codacons all’Asaps. Ecco tutte le informazioni a riguardo.
Multe stradali: aumenti 2023 scongiurati
A partire dal 1° gennaio 2023 gli importi delle multe stradali sarebbero dovuti aumentare, e non di poco. Il Codice della Strada, infatti, prevede che ogni due anni il valore delle sanzioni pecuniarie sia aggiornato in base all’inflazione registrata nel biennio precedente, adeguando gli importi all’andamento dei prezzi al consumo rilevati dall’Istat.
Tuttavia, a seguito di numerosi appelli, tra cui quelli delle organizzazioni dei consumatori come il Codacons e Assoutenti, ma anche dell’associazione della Polizia stradale Asaps, il governo ha bloccato gli aumenti. In particolare, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili si è mosso per congelare gli importi delle multe stradali, attraverso una norma dedicata introdotta nella Legge di Bilancio 2023.
La norma blocca gli aumenti delle multe stradali per il 2023 e il 2024, mantenendo i valori attuali ed evitando l’adeguamento all’inflazione per il prossimo biennio. Questo intervento era stato fortemente richiesto da tutte le parti sociali, ritenendo del tutto inadatto un incremento delle multe in un momento di difficoltà economica come quello attuale.
I consumatori, infatti, devono affrontare già numerosi rincari, dall’aumento dei prezzi della benzina a quello atteso per il 2023 dei pedaggi autostradali. Ovviamente basta rispettare le norme del Codice della Strada per non incorrere nelle sanzioni, ma è pur sempre vero che tutti possono commettere un errore o una distrazione e ricevere una multa stradale, ad esempio una multa dell’Autovelox per un eccesso di velocità .
Come viene calcolato l’aumento delle multe stradali
Il blocco degli aumenti delle multe stradali è senza dubbio una buona notizia per gli automobilisti, sia per chi guida un veicolo di proprietà che un’auto noleggiata a lungo termine. Anche con le vetture a noleggio, infatti, è il conducente che deve pagare la multa in caso di infrazione, infatti come ribadito dal decreto infrastrutture 2021 la responsabilità delle multe è del locatario.
Ad ogni modo, il meccanismo di aggiornamento degli importi delle multe stradali all’inflazione è disciplinato dall’articolo 195 del Codice Stradale. La norma stabilisce l’adeguamento ogni 2 anni delle sanzioni pecuniarie amministrative al FOI, ossia l’indice dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati calcolato dall’Istat.
In pratica, ogni biennio i valori delle multe sono allineati all’indice Istat dei prezzi al consumo, calcolato ogni 2 anni in base all’andamento dei prezzi dell’ultimo biennio fino al dato del 1° dicembre. Gli aumenti per il 2023, quindi, sarebbero stati calcolati tenendo conto dei prezzi rilevati dall’Istat in riferimento al biennio 2021/2022, considerando l’ultimo dato disponibile al 1° dicembre 2022.
Considerando che ad ottobre il dato del biennio registrava un incremento del 14,9%, l’aumento sarebbe stato senza dubbio significativo. Anche in caso di un rallentamento dei prezzi nel mese di novembre, nonostante le proiezioni indichino il contrario, gli automobilisti avrebbero dovuto sostenere un aumento considerevole delle multe stradali nel biennio 2023/2024.
I potenziali aumenti delle multe stradali nel 2023
Per capire meglio quale sarebbe stata l’entità dell’aumento delle multe stradali il prossimo anno, qualora non fosse intervenuto il governo e il MIMS, basta fare qualche esempio. Considerando il dato di ottobre dell’indice FOI dell’Istat, pari a +14,9%, una semplice multa per divieto di sosta sarebbe passata da 42 euro a 48 euro.
In proporzione, l’incremento sarebbe stato più sostanziale per la sanzione prevista per l’utilizzo del cellulare alla guida, con la multa che sarebbe salita dagli attuali 165 euro fino a 190 euro. Anche le multe dell’Autovelox per eccesso di velocità sarebbero aumentate in maniera importante, ad esempio passando da 173 a 695 euro per la fascia più 10-40 Km/h a 199-799 euro dopo la rivalutazione.
Multa stradale: come pagare un importo ridotto
Se la Manovra ha congelato gli importi delle multe fino a gennaio 2025, quando verrà effettuato il nuovo adeguamento in base all’andamento dei prezzi al consumo nel biennio 2023/24, è comunque possibile pagare le multe in forma ridotta. Si tratta di un modo per risparmiare qualora si dovesse ricevere una sanzione pecuniaria, come previsto dalle leggi italiane.
Nel dettaglio, chi riceve una multa può usufruire di un importo ridotto del 30% pagando entro 5 giorni dalla data di notifica. In questi casi, quindi, bisogna considerare la data di ricezione della contravvenzione se la notifica viene effettuata dal postino o dal messo comunale, oppure dal giorno dopo a quello in cui è avvenuta la contestazione immediata dell’infrazione.
In particolare, questa agevolazione è disponibile soltanto per le multe correlate da apposito preavviso, in genere lasciato sul tergicristallo della macchina. In queste circostanze il verbale della multa comprende già l’indicazione dello sconto del 30%, quindi non bisogna effettuare nessun calcolo e basta pagare la sanzione entro 5 giorni per beneficiare della riduzione dell’importo.
La multa ridotta non è ammessa in alcune situazioni, ad esempio quando la sanzione pecuniaria è associata anche a una sanzione accessoria come la confisca del veicolo, oppure viene applicata anche la sospensione della patente di guida. Negli altri casi, invece, conviene pagare subito la multa per risparmiare il 30% dell’importo, a meno che non esistano degli elementi per fare ricorso contro la sanzione presso il prefetto o il giudice di pace.