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Dotazioni aggiuntive del veicolo: cosa dovrebbero considerare i manager di flotte?

Tempo di lettura 6 minConducenti
quali sono le dotazioni indispensabili e quali gli elementi di differenziazione. Quali sono gli aspetti fiscali, le differenze regionali e l’impatto sul costo totale di proprietà (TCO)?
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Dopo avere scelto un veicolo si pone subito una domanda. Quali dotazioni aggiuntive scegliere? In questo articolo ci concentreremo su quali sono le dotazioni indispensabili e quali gli elementi di differenziazione. Quali sono gli aspetti fiscali, le differenze regionali e l’impatto sul costo totale di proprietà (TCO)?

Elementi fondamentali delle dotazioni

Iniziamo con gli elementi di base. Quando parliamo di ‘dotazioni’ possiamo fare una differenza tra gli optional e gli accessori. Gli optional sono installati direttamente in fabbrica, mentre gli accessori vengono generalmente aggiunti dopo l’immatricolazione del veicolo.

Optional o accessori

Gli optional possono avere un impatto fiscale. Gli optional sono soggetti all’IVA e/o all’imposta sul lusso o, nonché ai benefici in natura per il conducente. In alcuni casi (ad es. nei Paesi Bassi), gli accessori sono esenti dalla tassa sul lusso e dai benefici in natura, rendendo interessante l’installazione di tutte le dotazioni possibili dopo l’immatricolazione del veicolo. Ciò può espandersi ben oltre ciò che si potrebbe inizialmente pensare: non solo il tipico gancio di traino può essere considerato come un accessorio, ma anche i vetri oscurati, i sensori di parcheggio e i sedili in pelle possono essere installati dopo l’immatricolazione del veicolo e, quindi, considerati come accessori.

Le possibilità di scelta sono in aumento

I consumatori hanno una sempre maggiore gamma di dotazioni aggiuntive tra cui scegliere. Un’analisii esterna relativa alla Germania suggerisce che il numero di possibili combinazioni nella scelta di un veicolo è cresciuto dell’11% all’anno nel corso, all’incirca, degli ultimi 20 anni. Ciò è dovuto, in misura minore, ai nuovi modelli presenti sul mercato. La maggior parte di questo aumento, tuttavia, può spiegarsi con le nuove funzionalità e le nuove dotazioni standard, nonché con le strategie relative ai pacchetti di optional sviluppate dalle aziende automobilistiche.

L’attuale carenza di chip rappresenta un problema alla luce del numero crescente di funzionalità disponibili e di pacchetti di dotazioni standard. Gli optional spesso necessitano di chip (pensiamo ai tettucci apribili, ai sedili elettrici e agli assistenti di corsia). Inoltre, le aziende automobilistiche applicano strategie nelle quali la scelta di un particolare pacchetto o optional comporta l’aggiunta di optional aggiuntivi, aumentando la quantità di chip necessari. Occorre ricordarsi che più il vostro ordine è specifico ed esteso, più aumenta la probabilità che la consegna del veicolo si allunghi.

Le funzionalità generalmente seguono una curva discendente, dai veicoli più grandi o di maggiore livello a quelli dei segmenti di dimensioni più ridotte. Benché il sistema ABS e gli airbag fossero optional molto rari al momento della loro apparizione, oggigiorno nessun veicolo ne è privo. Lo stesso può dirsi dei sistemi di navigazione, benché l’analisiii esterna mostri a questo proposito uno sviluppo interessante. L’offerta di sistemi di navigazione nei segmenti A e B si ferma a un livello appena inferiore al 50%, superata dall’integrazione con gli smartphone, che viene attualmente offerta in quasi il 70% delle configurazioni.

Esistono chiare differenze tra le regioni per quanto riguarda le preferenze relative alle dotazioni

Non è necessario uno scienziato per comprendere che i sedili riscaldati sono meno necessari nell’Europa meridionale rispetto ai paesi nordici. Secondo i datiiii esterni , nell’Europa centrale e settentrionale vengono preferiti veicoli con numerose dotazioni, mentre nell’Europa meridionale e orientale viene posta più attenzione al prezzo. Occorre dire che, a causa dell’attenzione verso il prezzo presente nell’Europa meridionale, i veicoli di seconda mano con numerose dotazioni vengono naturalmente venduti con maggiore rapidità, considerando la scarsità dell’offerta.

Basandosi sulla propria analisi, LeasePlan riconosce le differenze esistenti tra i vari paesi. Nei dodici paesi oggetti dell’analisi (Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Spagna, Svizzera), la percentuale media di optional inclusi nel listino prezzi netto è di circa il 10%. Il prezzo medio netto di listino è di circa €35.000, il che significa che vi sono €3.500 da aggiungere all’investimento richiesto.

Paesi come la Germania, l’Austria e la Svizzera hanno un punteggio superiore alla media.

La Germania è il tipico paese in cui i dipendenti danno importanza alla possibilità di aggiungere optional nella configurazione del veicolo. Anche i nostri dati comparativi esterni confermano che quasi la metà delle organizzazioni in Germania permettono una sorta di ‘aumento’. Può trattarsi di un passaggio al modello superiore (ad es. dalla Golf alla Passat) o semplicemente dell’aggiunta di optional. Inoltre, oltre il 20% delle organizzazioni che permettono tale aumento, non hanno impostato dei limiti. Ciò significa che il conducente può selezionare un veicolo all’interno della propria categoria e, successivamente, aggiungere tutti gli optional che desidera.

Sjoerd BrentersInternational Consultancy Service Director di LeasePlan

Dotazioni aggiuntive e impatto sul costo totale di proprietà (TCO)

LeasePlan ha riscontrato numerosi esempi in cui la percentuale sul prezzo netto di listino per le dotazioni optional raggiunge le due cifre. Basti pensare alla Mercedes classe S al costo di €106.000 con un’aggiunta di €39.000 di optional. Ma anche la più modesta Volkswagen Passat al costo di €38.000 con un’aggiunta di €26.000 di optional.

Le dotazioni optional rappresentano un caso a parte quando si tratta di determinare il valore residuo. Alcuni optional possono creare investimenti aggiuntivi ma mantenere relativamente stabile il costo totale di proprietà (TCO). Ciò non è molto comune, ma si potrebbe pensare ad esempio alla vernice metallizzata. Essa protegge meglio il colore e i veicoli con vernice metallizzata sono in seguito maggiormente richiesti rispetto a quelli che ne sono privi, aumentando il valore residuo.

Nella maggior parte dei casi, le dotazioni optional conducono a un aumento del costo totale di proprietà (TCO). E non vi è un modo univoco in cui comprendere l’impatto degli optional sul costo totale di proprietà (TCO) mensile. Naturalmente, ciò dipende dal tipo di optional, ad esempio un tettuccio elettrico oppure cerchioni di maggiori dimensioni. Ma anche alcune variabili come la marca, il modello e il paese hanno impatto sul valore residuo di un particolare optional.

Sembra che i marchi più importanti siano migliori nelle attività di vendita di componenti aggiuntivi (upselling). Audi, BMW e Mercedes guidano la classifica, sia in termini assoluti che relativi. I conducenti dei veicoli di questi marchi aggiungono generalmente una percentuale pari a un valore di circa il 15% per gli optional. Il solo marchio non di primo livello che presenta numeri simili è Seat che, curiosamente, supera Volkswagen, facente parte della stessa famiglia VAG, con un valore dell’8%. I conducenti di Renault, Toyota, Peugeot e Citroen sono molto più moderati nella scelta degli optional, che si assestano a un valore aggiuntivo del 2-5%.

Sjoerd BrentersInternational Consultancy Service Director di LeasePlan

Implicazioni per i fleet manager

Dal punto di vista di un gestore di flotte, l’argomento delle dotazioni optional è strettamente collegato alla politica dei veicoli e ai budget di noleggio. Esistono due specifici aspetti da includere nella politica dei veicoli:

  • 1.
  • 2.

La tabella dei veicoli è una panoramica che identifica i livelli lavorativi che hanno diritto a un veicolo aziendale e il budget massimo applicabile. Ad esempio, un manager commerciale in Germania, con un budget massimo di €750 al mese. Il limite di aumento può essere espresso in diverse modalità, ad esempio come percentuale sul budget mensile, oppure come un importo massimo fisso. Oppure, come sopra indicato, senza la presenza di alcun limite, ma tale opzione non è consigliabile.

In conclusione

I Servizi di consulenza internazionale di LeasePlan possono fornire assistenza attraverso consigli sulla scelta dei veicoli, sul budget e sulle analisi comparative a livello di singolo paese, prendendo in considerazione le preferenze locali.

**Fonti ** i, ii, iii

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Pubblicato il 20 dicembre 2021
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