
Il mercato automotive in Europa: dati e statistiche 2018
Meno auto diesel, più auto a benzina, ma soprattutto più auto ad alimentazione alternativa: ecco come si sta evolvendo il mercato auto in Europa.
Mercato e industria automobilistica: quali prospettive
Nonostante la recente crisi finanziaria e i successivi anni di stagnazione economica, il mercato dell’auto in Europa continua a crescere con numeri piuttosto incoraggianti. In Italia nel 2017 le nuove immatricolazioni sono arrivate a quasi 2 milioni di veicoli, collocando il nostro Paese al quarto posto nel mercato europeo dopo Germania, Francia e Regno Unito, vicino ai livelli pre-crisi.
In particolare, il settore dell’Automotive è trainato dall’autonoleggio, comparto che ormai rappresenta il 45,2% del mercato e risulta in crescita nell’ultimo anno di oltre il 20%. La formula del noleggio a lungo termine mostra numeri in forte aumento, sia per quanto riguarda i veicoli per le flotte aziendali che i nuovi servizi per privati e liberi professionisti.
In Europa ad aprile il settore automobilistico ha fatto registrare un aumento del +9,6% sulle nuove immatricolazioni rispetto al mese precedente, arrivate a quota 1.306.273 vetture, mentre su base annua la crescita è stata del 2,6%. Rialzi molto consistenti nel mese di aprile hanno interessato l’Italia, +6,5%, la Spagna, +12,3% e la Germania, +9%, mentre tra i produttori di automobili il gruppo Volkswagen ha incrementato le vendite del 13,1%, FCA del +2,3%, la Toyota del +20% e la Dacia del 23,9%.
Vendita di autovetture ad alimentazione alternativa: +25% in Europa
Uno dei segnali più incoraggianti per il mercato europeo dell’auto è la crescita delle immatricolazioni di veicoli ad alimentazione alternativa. Secondo i dati forniti dall’ANFIA, l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, nel primo trimestre del 2018 le auto elettriche e ibride vendute in Europa sono state 295 mila, con un incremento del +25% rispetto allo stesso periodo del 2017.
Allo stesso tempo è calata la vendita di auto diesel nel primo trimestre, -17%, mentre le macchine a benzina sono cresciute del 14% raggiungendo una quota di mercato pari al 55%, rispetto al 38% delle auto diesel. Complessivamente le auto ad alimentazione alternativa sono salite a 4,3 milioni di unità, rappresentando il 5,1% del parco auto europeo se si prendono in considerazione le macchine ibride plug-in, fuel cell, elettriche, a GPL e a metano.
Analizzando il settore si evince come la maggior parte delle nuove immatricolazioni auto in Europa riguardi le auto ibride fuel cell, 145.200 unità nel primo trimestre del 2018, seguite dalle auto elettriche, 88.300 vetture, da quelle a gas naturale e GPL, 61.900 unità e dalle ibride plug-in, 44.700 autoveicoli. La quota di mercato più ampia spetta all’Italia, 23,1%, seguita dalla Germania, 14%, dal Regno Unito, 12,4% e dalla Francia, 11,3%.
Tuttavia, pesa in questi dati la presenza delle auto a GPL e metano, che nel nostro Paese rappresentano la quota maggiore di autovetture ad alimentazione alternativa, mentre in Norvegia viene venduta un’auto elettrica ogni due nuove immatricolazioni, circa 158 mila autovetture nel 2017. Attualmente i mercati più maturi per le macchine elettriche sono quelli del Nord Europa, specialmente in Norvegia, dove i veicoli elettrici contano per il 58,6% del mercato interno, in Svezia, 14% e in Finlandia, 13,9%.
La crescita delle immatricolazioni delle auto ad alimentazione alternativa è dovuta a diversi fattori, tra cui le politiche europee di riduzione delle emissioni inquinanti legate ai trasporti, la diffusione dei carburanti alternativi e delle stazioni di ricarica nella rete distributiva e le misure di sostegno promosse dai governi dei singoli Stati europei.
Prossime sfide dell’industria Automotive: sostenibilità ambientale e guida autonoma
La situazione attuale del mercato dell’auto è quella di un settore in crescita, ancora lontano dai livelli pre-crisi, ma in forte recupero. In particolare, il comparto è trainato dalle immatricolazioni delle auto ad alimentazione alternativa, dal settore dell’autonoleggio e dai servizi di car sharing. Secondo una ricerca condotta dall’ANIASA, l’Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e dei Servizi Automobilistici di Confindustria, sui dati relativi al 2017 in Italia un’auto immatricolata su 4 è a noleggio.
Un mercato in forte crescita quello legato al noleggio a lungo termine, non soltanto in Italia ma in tutta Europa, grazie a una formula nata per soddisfare le necessità delle aziende e oggi sempre più in grado di intercettare anche i bisogni dei privati. In base ai dati raccolti dall’ANIASA ogni giorno oltre 674.000 persone utilizzano un servizio di noleggio a lungo termine, 89.000 di noleggio a breve termine e 17.000 persone un servizio di car sharing.
Un altro aspetto estremamente importante riguarda l’aumento dei veicoli ecologici nei servizi di noleggio e leasing, grazie all’attenzione dedicata dalle aziende del settore alla diminuzione delle emissioni inquinanti e al cambiamento delle esigenze dei conducenti. Se l’acquisto di un’auto ibrida o elettrica è considerato ancora come un investimento dispendioso, questa soluzione viene preferita nella maggior parte dei casi nei servizi di noleggio a breve e lungo termine.
Le prospettive per il futuro del mercato vedranno quindi una netta crescita dei veicoli ad alimentazione alternativa, un calo delle macchine diesel e un rafforzamento nel breve termine delle auto a benzina, che continuano ad offrire ottime performance sia per le prestazioni che per i livelli di emissioni nocive. Inoltre, nei prossimi anni il settore sarà profondamente trasformato dall’innovazione tecnologica, grazie ai nuovi dispositivi di guida autonoma gestiti dall’intelligenza artificiale.
Il mercato dell’Automotive si trova al centro di un cambiamento epocale, una trasformazione completa del settore dei trasporti pubblici e privati che porterà verso una nuova mobilità ecologica e sostenibile guidata dalla tecnologica. Le aziende dovranno adeguarsi agli standard richiesti dalla nuova Industria 4.0, attraverso ingenti investimenti in innovazione, ricerca e sviluppo. L’auto del futuro si sposterà sempre di più da prodotto a servizio, perciò sarà necessario interpretare tale cambiamento e puntare allo stesso tempo sulle esportazioni nel mercato globale.
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