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Wall Box: costo e installazione

6 min per leggereSostenibilità
Con una wall box è possibile rendere più efficiente e sicura la ricarica domestica, riducendo i tempi di ricarica dell’auto elettrica.
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Guida completa alle Wall Box domestiche per ricaricare l'auto a casa

Come funziona la wall box domestica e quali vantaggi offre

Le wall box sono dispositivi per la ricarica domestica delle auto elettriche e ibride plug-in, in grado di rendere questa operazione più sicura, veloce e smart, per ricaricare un veicolo alimentato a batteria a casa in modo efficiente rispetto a una normale presa elettrica.

Inoltre, con le soluzioni di noleggio a lungo termine per la mobilità elettrica integrata di LeasePlan, è possibile abbinare all’auto elettrica o ibrida ricaricabile a noleggio anche la wall box inclusa nello stesso contratto, per passare alla mobilità green senza preoccupazioni.

Vediamo come funzionano le wall box domestiche, quanto costano, quali vantaggi offrono e dove installare queste stazioni elettriche di ricarica.

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Wall box: cos’è il sistema di ricarica domestico

Uno strumento indispensabile per la mobilità sostenibile sono le wall box domestiche, strumenti con i quali ricaricare le batterie dei veicoli elettrici in casa. Questi apparecchi ricordano le colonnine di ricarica tradizionali, tuttavia hanno dimensioni più compatte e vengono montati a parete.

Si tratta di una soluzione che consente di ottimizzare lo spazio, riducendo l’ingombro e trasformando una semplice presa di corrente in una centrale di ricarica evoluta. La loro installazione è regolata da apposite normative (CEI EN 61851-1), le quali indicano i criteri e i parametri da rispettare per la sicurezza.

L’installazione della wall box in garage e nei condomini

Il box per la ricarica dell’auto elettrica viene installato in genere presso il posto auto o in garage, ma può essere montato anche in giardino, ad esempio al di sotto di una pergola autoportante o addossata alla parete. In questi casi non bisogna richiedere l’autorizzazione al Comune, né alla Soprintendenza, infatti si tratta di un intervento di edilizia libera.

Ovviamente bisogna rivolgersi a un tecnico qualificato, affinché effettui un sopralluogo e verifichi l’idoneità del luogo scelto per l’installazione. Dopo la perizia sarà necessario valutare eventuali modifiche della fornitura elettrica, ad esempio qualora sia necessario aumentare la potenza del contatore, un’operazione realizzata dal distributore di zona presentando la domanda al proprio fornitore di energia elettrica.

La wall box si può installare anche nei condomini, per usare la colonnina elettrica come stazione di ricarica condivisa o ad utilizzo privato. Nel primo caso la wall box installata in un’area comune deve rimanere accessibile a tutti i condomini, altrimenti se viene montata in una zona di proprietà del singolo condominio è ad uso esclusivo.

Inoltre, l’assemblea condominiale può esprimere un parere non vincolante, ad ogni modo solo in caso di approvazione da parte della maggioranza i costi saranno ripartiti tra tutti i condomini. Il divieto di installare una wall box in condominio può avvenire solo in determinate circostanze:

Come funziona la ricarica domestica dell’auto elettrica

Il funzionamento delle wall box domestiche per la ricarica delle auto elettriche è piuttosto semplice e intuitivo, infatti sono progettate per facilitare questa operazione. Assicurano un trasferimento di energia sicuro ed efficiente, adeguando la potenza della rete elettrica a quella dell’auto elettrica, con una velocità diversa di ricarica a seconda del modello di connettore, Tipo 1 o 2.

La potenza di una wall box, espressa in chilowatt, può arrivare fino a 7,4 kW in monofase, altrimenti, optando per un altro tipo di configurazione, è possibile raggiungere fino a un massimo di 22 kW in trifase. Alcuni modelli presentano anche la funzione Dual, per effettuare due ricariche allo stesso tempo se opportunamente calibrati con la rete elettrica.

Come ricaricare l’auto elettrica la wall box domestica

La ricarica con la wall box è davvero semplice, infatti dopo aver installato il sistema giusto basta collegare la batteria dell’auto all’impianto, usando l’apposito cavo in dotazione.

La velocità della ricarica con la wall box è legata a due fattori:

Ad esempio, considerando una batteria di media potenza da 50 kWh, con una presa elettrica tradizionale da 3 kW ci vogliono circa 12-14 ore di tempo, tenendo conto che in genere si ricarica partendo da un minimo del 20% di carica residua della batteria dell’auto elettrica. Invece, con una wall box da 7,4 kW le tempistiche di ricarica di dimezzano, scendendo a circa 6-7 ore per una ricarica completa.

I veicoli elettrici moderni possono garantire un’autonomia media di circa 300-400 Km, quindi non è necessario ricaricare la vettura tutti i giorni, infatti per la maggior parte delle persone basta una ricarica settimanale. Ad ogni modo, è possibile ripristinare soltanto la carica consumata durante la giornata, con ricariche più frequenti ma anche più brevi che durano appena poche ore.

I vantaggi della colonnina di ricarica dell’auto a casa

L’uso della wall box è consigliato quando si vuole ricaricare una macchina elettrica a casa, tramite la rete elettrica domestica privata o condominiale. Naturalmente, è possibile usare il dispositivo anche per altri veicoli a zero emissioni, come monopattini elettrici e biciclette a pedalata assistita, mezzi ideali per muoversi in città in modo sostenibile e coprire l’ultimo miglio senza inquinare.

Questo sistema garantisce una ricarica sicura, con uno scambio di energia omogeno che preserva anche l’integrità dell’accumulatore e allunga la vita utile della batteria. Rispetto alle prese classiche è possibile potenziare il trasferimento di energia, con una ricarica più rapida e prestazioni superiori, tenendo conto che un cavo tradizionale in monofase supporta appena 2 kW, mentre la wall box può arrivare fino a 7,4 kW.

Oggi esistono modelli di Wall Box per impianti monofase e trifase, con soluzioni adatte a qualsiasi sistema elettrico residenziale. Con le funzioni smart si possono anche controllare i consumi energetici, verificare lo stato della ricarica e le performance della rete, con meccanismi di sicurezza che proteggono contro eventuali cortocircuiti e sovraccarichi.

Wall box: quale scegliere per ricaricare l’auto elettrica a casa?

La scelta di una wall box non è un’operazione facile, infatti bisogna valutare diversi aspetti:

Il costo della wall box e le spese da sostenere

Il costo delle wall box per la ricarica domestica di auto ibride plug-in ed elettriche è piuttosto variabile, infatti dipende da vari fattori:

In media, il prezzo medio di una wall box è di circa 1.200 euro, con i modelli più economici che partono da circa 700 euro fino ad arrivare a 1.700 euro per quelli più costosi. È comunque possibile beneficiare degli incentivi statali per la ricarica domestica delle auto elettriche, con un bonus dell’80% fino a un valore massimo di 1.500 euro per ogni contribuente, oppure fino a 8.000 euro per i condomini.

Per quanto riguarda il costo di utilizzo bisogna considerare il prezzo dell’energia elettrica, ovvero la tariffa stipulata con il proprio fornitore di energia. Considerando un’auto EV con una batteria da 50 kWh, una ricarica dell’80% e un prezzo dell’energia elettrica di 0,15 euro al kWh, il costo medio di una ricarica è di circa 6-7 euro, quindi ipotizzando un’autonomia di 300 Km si ottiene un costo di circa 0,02 euro al Km.

Una soluzione efficace per semplificare la gestione delle auto green è il noleggio a lungo termine di auto elettriche, per pagare un canone tutto compreso e agevolare il passaggio alla mobilità sostenibile. Con il noleggio LeasePlan è possibile usufruire di un servizio completo, che include le attrezzature di ricarica, quindi la wall box, oltre all’accesso a 110 mila punti di ricarica interoperabili in tutta Europa e un supporto professionale dedicato per la mobilità green.

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Pubblicato il 15 maggio 2023
15 maggio 2023
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