
Ricaricare auto elettriche in autostrada, ancora un’utopia
Prorogato a ottobre 2022 il bando per installare colonnine di ricarica per auto elettriche in autostrada
Il colpo di scena c’è stato lo scorso 31 maggio quando l’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART), attraverso la Delibera n. 89/2022 ha prorogato al 28 ottobre 2022 il termine per la conclusione del procedimento volto alla definizione degli schemi dei bandi relativi alle gare cui sono tenuti i concessionari autostradali. I lunghi viaggi in elettrico insomma possono ancora aspettare: per fare il pieno di corrente bisognerà necessariamente uscire dall’autostrada.
Eppure, inizialmente, con la Delibera n. 77/2021, il 27 maggio 2021 si faceva carico di avviare il procedimento per la definizione degli schemi dei bandi di gara a cui i concessionari autostradali si dovrebbero attenere, indicando come termine di conclusione del procedimento il 28 febbraio 2022. Successivamente il 24 febbraio 2022, con la Delibera n. 28/2022, l’ART ha stabilito di prorogare al 31 maggio 2022 il termine di conclusione del procedimento. E poi, ora, l’ennesima proroga 28 ottobre 2022. Un duro colpo per la mobilità green.
Sono anni che gli operatori attendono di poter installare punti di ricarica ad alta potenza in autostrada con proprie risorse, e nulla accade, mentre negli altri paesi Europei l’infrastrutturazione procede spedita e si svolgono bandi di gara periodicamente. Questo ennesimo prolungamento dei termini entro cui si sarebbero dovuti definire gli schemi di bando, rappresenta l’ennesimo freno all’infrastrutturazione del Paese. L’Italia risulta così essere sempre più isolata e penalizzata rispetto alle Nazioni confinanti. Il continuo prolungarsi di questo iter rende il nostro Paese sempre meno attrattivo per investitori nazionali ed esteri, che aspettano di realizzare investimenti per decine di milioni di euro sulle autostrade, e lo condanna ad una arretratezza infrastrutturale inaccettabile per un paese a vocazione turistica come il nostro.