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Revisione auto d'epoca: quando, come farla e novità

4 min per leggereNews motori
Anche le auto d’epoca e storiche devono essere sottoposte alla revisione, ma con alcune differenze sostanziali e novità importanti.
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Quando e come fare la revisione delle auto d'epoca

Come funziona la revisione di un’auto d’epoca

La revisione delle auto d’epoca è un adempimento obbligatorio, anche se si tratta di veicoli radiati dal PRA, il Pubblico Registro Automobilistico. Ecco quando e come fare questo controllo, quali sono le differenze rispetto alla revisione delle auto storiche e le ultime novità introdotte nel 2021.

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Le caratteristiche delle auto d’epoca

Prima di vedere come funziona la revisione di un’auto d’epoca è importante ricordare i requisiti che contraddistinguono questi veicoli. Come stabilito dell’articolo 60 del Codice della Strada, una vettura d’epoca è un’auto cancellata dal PRA, in quanto non può più circolare su strada salvo alcune eccezioni specifiche.

Dopo l’esclusione dal Pubblico Registro Automobilistico, l’auto viene inserita all’interno di un elenco speciale presso il Centro Storico del Dipartimento per i Trasporti Terrestri. Il veicolo non è più in linea con i parametri di legge per la circolazione stradale, un aspetto legato alla necessità di tutelare le caratteristiche originarie previste dalla casa automobilistica.

Questo aspetto è fondamentale per ottenere la classificazione di auto d’epoca. Il riconoscimento richiede il mantenimento delle specifiche tecniche della vettura, certificati tramite controlli da parte dei tecnici della Motorizzazione. Inoltre, deve trovarsi in buono stato di conservazione, non essere stata modificata in modo eccessivo e avere almeno 30 anni dalla data di costruzione.

Tuttavia, le auto d’epoca possono partecipare a manifestazioni, raduni ed eventi di settore come la storica Mille Miglia, purché in possesso di un’apposita autorizzazione. Questi veicoli, infatti, sono destinati all’esposizione presso musei o locali pubblici, oppure fanno parte di collezioni private e sono tenuti in ambienti chiusi al pubblico.

Revisione auto d’epoca: ogni quanto va fatta?

Nonostante le auto d’epoca siano ammesse alla circolazione su strada soltanto in determinate circostanze, dietro il rilascio di un apposito permesso, devono comunque essere sottoposte a una revisione obbligatoria. Il controllo deve essere realizzato** ogni 5 anni**, presso la Motorizzazione Civile oppure un ente abilitato.

La revisione dell’auto non segue i parametri tradizionali, infatti si tratta di un veicolo non autorizzato alla circolazione stradale. Al contrario, i tecnici verificano che il mezzo non abbia subito modifiche considerevoli, interventi tali da alterarne irrimediabilmente le caratteristiche rispetto al modello originale.

Il costo della revisione delle auto d’epoca

La spesa da sostenere per la revisione di un’auto d’epoca è quella** standard fissata per legge**. Nel dettaglio, da novembre 2021 il costo del controllo nei centri della Motorizzazione è di 54,95 euro, con un incremento di circa 10 euro rispetto alla precedente tariffa di 45 euro, tuttavia considerando la frequenza quinquennale rimane un importo tutto sommato contenuto.

Le caratteristiche delle auto storiche

A differenza dei veicoli d’epoca, le auto storiche sono vetture alle quali viene riconosciuto un particolare** interesse collezionistico o storico**. Questa condizione richiede che siano trascorsi almeno 20 anni dalla data di costruzione, in più il mezzo deve essere ben conservato e in possesso delle caratteristiche originali di fabbricazione. Le auto storiche devono anche essere iscritte in un registro ASI (Automotoclub Storico Italiano), tra cui:

Se in linea con le norme del Codice della Strada, le macchine storiche possono circolare liberamente su strada. Inoltre, possono usufruire di una serie di agevolazioni, come la riduzione dell’importo del bollo del 50% e l’esenzione per i veicoli trentennali, oltre all’assenza del meccanismo bonus/malus per la polizza assicurativa.

Come funziona la revisione delle auto storiche

Anche le vetture storiche, ovvero con un attestato che ne certifica la valenza storica o collezionistica, devono essere sottoposte alla revisione periodica. In questo caso il controllo avviene ogni due anni, quindi segue le stesse tempistiche previste per tutti gli autoveicoli convenzionali che devono essere in regola con la revisione biennale.

Durante l’ispezione, però, le auto storiche possono essere esentate dal controllo delle emissioni inquinanti. Questa agevolazione viene concessa nei seguenti casi:

Revisione auto storiche ante 1960: le novità

Dal 20 novembre 2021 sono state introdotte delle novità in merito alla revisione delle auto storiche. Fino a questa data era obbligatorio realizzare la revisione presso la Motorizzazione Civile, in modo analogo a quanto avviene con i veicoli d’epoca, tuttavia oggi non è più così, ad eccezione di alcune circostanze specifiche.

Le** auto storiche costruite prima del 1960** possono effettuare la revisione presso qualsiasi officina autorizzata, non solo nei centri della Motorizzazione. Si tratta di una novità importante, considerando come non sempre tali centri siano vicini e facili da raggiungere, specialmente per chi possiede un veicolo fabbricato oltre 50 anni fa.

Ad ogni modo, se la vettura non è in grado di essere sottoposta al test dinamometrico realizzato sui rulli, in questo caso è necessario fare la revisione comunque presso la Motorizzazione. In alternativa alla prova sui rulli viene eseguito un test di frenata mediante GPS, per verificare la decelerazione della vettura da una velocità di partenza di 40 Km/h.

Quanto costa la revisione di un’auto storica?

Il prezzo della revisione delle auto storiche è quello standard previsto dalle norme di legge. Dopo l’ultimo aggiornamento delle tariffe della revisione auto, il costo dell’intervento presso la Motorizzazionecomporta una spesa di 54,95 euro, mentre se la revisione viene eseguita in un’officinaspecializzata e abilitata l’importo è di 78,75 euro.

Tuttavia, è possibile richiedere il bonus veicoli sicuri, una misura del governo per offrire un rimborso di 9,95 euro per coprire l’incremento della tariffa. Lo stanziamento di 4 milioni rende possibile beneficiare di questo contributo soltanto fino all’esaurimento dei fondi, in base all’ordine temporale di presentazione delle domande sulla piattaforma bonusveicolisicuri.it.

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Pubblicato il 31 gennaio 2022
31 gennaio 2022
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