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Caro auto: peso dell'inflazione sul settore automotive

Tempo di lettura 6 minNews motori
Il caro auto legato all’inflazione pesa sui costi della mobilità di privati e aziende, ma esistono delle soluzioni utili per risparmiare.
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Caro auto: quanto pesa l'inflazione sul settore automotive?

Come il caro auto colpisce privati, aziende e professionisti

Le conseguenze dell’inflazione sul settore automotive

L’inflazione elevata ha un effetto considerevole sul caro auto, causando aumenti generalizzati dei prezzi e un forte incremento del costo di mantenimento dei veicoli. Ecco quanto pesa l’inflazione sul settore automotive e come difendersi dai rincari legati alla mobilità.

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Settore automotive: gli aumenti dell’inflazione

Dall’aumento del prezzo di benzina e diesel al caro energia, fino all’incremento del costo delle auto, dei pedaggi autostradali e delle assicurazioni, l’inflazione sta pesando in modo importante sulle tasche di privati, professionisti e aziende. Ecco qual è la situazione attuale in merito ai rincari dei prezzi nel settore automotive.

I rincari del prezzo dei carburanti e dell’energia

Innanzitutto, gli automobilisti devono fare i conti con il caro benzina, con aumenti significativi che rendono sempre più costoso spostarsi in auto. Secondo i dati del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ecco quanto è aumentato il carburante per autotrazione tra ottobre 2019 e ottobre 2022:

il prezzo della benzina è aumentato del 6,7%, passando da una media di 1,576 a 1,678 euro al litro; il prezzo del diesel è salito di oltre il 25%, passando da 1,471 a 1,846 euro al litro; il prezzo del GPL per auto è incrementato del 29%, passando da 0,609 a 0,788 euro al litro.

Il prezzo dei carburanti è leggermente sceso negli ultimi mesi, soprattutto grazie al taglio delle accise previsto dal governo. Tuttavia, il rincaro rimane considerevole specialmente sul gasolio, pesando soprattutto sulla mobilità delle aziende in quanto le imprese ricorrono spesso alle auto diesel per gli spostamenti di dipendenti e manager.

Anche il costo dell’energia è aumentato in maniera significativa, sia per quanto riguarda l’energia elettrica che il gas. In particolare, il prezzo dell’elettricità è passato da 0,053 euro/kWh di dicembre 2019 a 0,212 di ottobre 2022, ossia un aumento del 300% dal pre-Covid ad oggi, ma l’incremento sarebbe stato superiore senza la riduzione degli oneri di sistema da parte del governo.

L’aumento del costo dell’energia elettrica pesa soprattutto su chi ha scelto soluzioni di mobilità sostenibile, come l’auto elettrica o una vettura ibrida. In molti casi le auto elettriche rimangono ancora più convenienti rispetto ai veicoli endotermici, ma il beneficio economico si è ridotto in confronto agli anni passati, nonostante esistano delle soluzioni per risparmiare sulla ricarica.

L’aumento della polizza RCA

L’inflazione ha fatto aumentare anche le tariffe dell’assicurazione auto, con i contratti RCA che dopo oltre un decennio di ribassi stanno diventando sempre più cari. Secondo l’Osservatorio Assicurativo Auto di Segugio.it, i prezzi delle polizze RC Auto sono aumentati del 7,3% nel 2022, non solo a causa dell’inflazione ma anche dell’incremento della circolazione stradale dopo la pandemia e del conseguente aumento del numero di sinistri.

Gli incrementi maggiori si sono registrati in Umbria e Sicilia con un aumento medio del 9,2% nel 2022, mentre quelli più contenuti in Basilicata dove le tariffe sono salite in media del 3,3%. Nel secondo trimestre 2022 il prezzo medio di un’assicurazione RCA in Italia è stato di 351,7 euro, un costo indispensabile in quanto si tratta di una copertura obbligatoria per legge per poter circolare su strada.

In crescita il costo dei ricambi auto

Anche il costo di manutenzione delle auto è diventato più caro nel 2022, a causa dell’aumento del prezzo dei ricambi. Secondo il Barometro dell’Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica), nel primo semestre dell’anno è stato registrato un incremento del 13,61% del costo dei ricambi auto, dopo un aumento più contenuto avvenuto nel 2021 con la ripresa dell’economia nel post-Covid.

I rincari maggiori hanno interessato le componenti del motore con un aumento del 20,81% nei primi 6 mesi dell’anno, seguiti dai prodotti undercar con un incremento del 17,23% e dai componenti per carrozzeria e abitacolo con un aumento del 12,94%. Forti rialzi hanno colpito anche i ricambi auto elettrici ed elettronici con un incremento del 12,37%, su cui pesa la scarsità dei semiconduttori e la crisi dei chip globale.

Aumentano i prezzi delle auto nuove

Acquistare un’auto è più caro oggi rispetto a qualche anno fa. D’altronde, le case automobilistiche devono fare i conti con una serie di aumenti, dall’incremento del costo delle materie prime a quello dei prezzi dei microchip, a causa di una domanda talmente elevata da non essere in grado di essere interamente soddisfatta causando il cosiddetto chip shortage, ovvero la carenza di chip per auto.

Secondo l’Automobile Club Tedesco (ADAC) negli ultimi 5 anni il prezzo delle auto piccole come le microcar è salito del 44%, mentre per le utilitarie l’incremento è stato del 30,7%. Per le berline medie l’aumento è stato più contenuto e pari al 20,9%, con una crescita del prezzo d’acquisto delle auto premium del 12,4%, il più basso tra le categorie auto.

Come difendersi dal caro auto legato all’inflazione

Si tratta senza dubbio di una fase critica per privati, professionisti e aziende, infatti, l’inflazione alta sta causando incrementi elevati su tutte le voci di spesa legate alla mobilità. L’unica eccezione riguarda gli importi delle multe stradali, infatti grazie all’ultima Legge di Bilancio è stato bloccato l’aggiornamento biennale dei valori delle sanzioni pecuniarie che avrebbe causato un forte aumento nel 2023/2024.

Ecco alcuni consigli utili per risparmiare e limitare gli aumenti dell’inflazione sul settore automotive:

Inoltre, è importante valutare alternative all’acquisto dell’auto più versatili e accessibili, non solo per risparmiare ma anche per rendere la spesa per la mobilità più economicamente sostenibile. Un’opzione da considerare è ad esempio il noleggio a lungo termine, con il quale è possibile usufruire di un canone che include tutti i servizi essenziali, come l’assicurazione e la manutenzione.

Il noleggio dell’auto a lungo termine permette di pagare un importo fisso mensile per tutta la durata del contratto, senza un investimento iniziale elevato per acquistare l’auto. In più, non bisogna preoccuparsi dei costi di manutenzione e assicurazione in quanto sono inclusi nel canone, oltre ad evitare il problema della svalutazione commerciale del veicolo e beneficiare di vantaggi fiscali per professionisti e aziende.

Con LeasePlan è possibile usufruire di soluzioni dedicate di mobilità per il noleggio a lungo termine per professionisti, aziende e privati, con un’ampia gamma di modelli endotermici ed ecologici ibridi e 100% elettrici. Sono anche disponibili soluzioni specifiche per le flotte aziendali, per gestire al meglio il parco auto dell’impresa in base alle esigenze di ogni business.

LeasePlan mette a disposizione anche soluzioni innovative di e-mobility per la mobilità elettrica integrata, che possono includere veicoli per la micromobilità urbana sostenibile come eBike e monopattini elettrici, oppure gli strumenti di ricarica compresi in unico contratto, per ridurre i consumi e l’impatto ambientale attraverso il passaggio alla green mobility.

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Pubblicato il 9 dicembre 2022
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9 dicembre 2022
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