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Aston Martin, la nuova DB12 è servita

Tempo di lettura 2 minModelli auto
Con la nuova DB12 Aston Martin lancia un'evoluzione epocale del suo marchio che ora punta su vetture velocissime ma molto comode, adatte a viaggi lunghi e con tanto spazio in più
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Aston Martin stupisce ancora: presentando la nuova DB12, lancia un'evoluzione epocale del suo marchio. Già perché ora con questo modello inaugura una nuova era per Aston Martin, quella di vetture velocissime ma molto comode, adatte a viaggi lunghi e con tanto spazio in più. Tipo la DBX 707. Senza dimenticare il carattere sportivo. Anzi sportivissimo: la nuova DB12 ha un motore 5200 Twin-Turbo V12 che eroga una potenza di 715 CV e una coppia di 800 Nm, la migliore della categoria, e permette di raggiungere una velocità massima di 325 Km/h e di accelerare da 0 a 100 in 3,5 secondi. Ma la potenza del motore non è l'unica caratteristica che la rende una vettura eccezionale: le sospensioni hanno nuovi ammortizzatori adattivi intelligenti, un differenziale posteriore elettronico (E-diff). La DB12 è dotata inoltre di un sistema di controllo elettronico della stabilità all'avanguardia del settore, che utilizza la misurazione dell'inerzia su sei assi per prevedere l'aderenza disponibile. Inoltre offre al guidatore la possibilità di scegliere tra cinque modalità di guida preimpostate, consentendogli di esplorare in modo graduale i limiti di aderenza e trazione in totale sicurezza e fiducia.

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All’interno un design battezzato “ultralusso” con un abitacolo incentrato sul guidatore, che integra le più recenti tecnologie con materiali e lavorazioni di lusso artigianali. Ma è il motore la vera perla della DB12: il 12 cilindri arriva a 715 cavalli di potenza grazie a diversi accorgimenti tecnici, come l'ottimizzazione dei rapporti di compressione e dei profili di camme, l'impiego di turbocompressori di diametro maggiore e un sistema di raffreddamento completamente riprogettato.

Per gestire le maggiori esigenze termiche del motore, sono stati aggiunti due radiatori ausiliari al radiatore principale, oltre a un radiatore supplementare a bassa temperatura sul circuito dell'acqua del radiatore di sovralimentazione. Anche il radiatore ausiliario dell'olio del motore è stato riprogettato per gestire le esigenze del circuito di lubrificazione, con un'area frontale più che doppia rispetto al suo predecessore.

Ma non è solo la potenza del motore a fare la differenza, anche la maneggevolezza e la dinamica della DB12 sono state curate nei minimi dettagli. La vettura è dotata di un cambio automatico a 8 rapporti, ma la vera novità è rappresentata – come dicevamo - dal differenziale posteriore elettronico (E-Diff), che passa dall'apertura completa al bloccaggio al 100% in pochi millisecondi, offrendo al guidatore la massima risposta per una gestione più precisa e costante. L'E-Diff è collegato al sistema di controllo elettronico della stabilità (ESC) della vettura, che migliora significativamente le capacità in curva dell'auto in tutte le condizioni. E per aumentare il coinvolgimento del guidatore, la DB12 presenta un rapporto di trasmissione finale rivisto e un'esclusiva taratura del cambio. La struttura in alluminio incollato della vettura ha registrato un aumento del 7% della rigidità torsionale globale grazie alle modifiche apportate a una serie di componenti del sottoscocca, garantendo un miglioramento mirato della rigidità torsionale e della rigidità del telaio.

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Pubblicato il 7 giugno 2023
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7 giugno 2023
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