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Alfa Romeo e Lancia, uno sguardo al futuro

Tempo di lettura 2 minModelli auto
Nell'ambito della strategia a 10 anni, presentata al ceo Carlos Tavares, si attendono 8 nuovi prodotti: 5 Alfa e 3 Lancia
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Alfa Romeo e Lancia delineano il loro futuro come marchi italiani del cluster premium di Stellantis, insieme alla francese Ds Automobiles. Nell'ambito della strategia a 10 anni, presentata al ceo Carlos Tavares, si attendono 8 nuovi prodotti: 5 Alfa e 3 Lancia. In particolare, il Biscione procede a un ritmo serrato con un lancio all'anno fino al 2026 e un cambio nel modello di business dal 2023. Lancia invece mette sul piatto tre nuovi modelli entro il 2028 (scaglionati 2024, 2026 e 2028) con una Ypsilon elettrica ma anche ibrida entro il 2024, mentre dal 2026 il brand sarà totalmente bev.

Alfa comincia subito a marzo 2022 con il compact suv Tonale, atteso in Italia a giugno. "Nessuna auto uscirà da Pomigliano se non avrà un livello di qualità all'altezza di ciò che mi aspetto", avvisa il ceo, Jean Philippe Imparato. In generale "saremo nei segmenti giusti per fare sì che chi è innamorato di Alfa e chi ha fatto parte della tribù si senta completamente coinvolto nel nuovo piano prodotto. Se avete una Giulietta o una Mito vi aspetto con una proposta giusta, per essere chiari", assicura. Per raggiungere gli obiettivi, il manager annuncia un cambio totale di strategia che impatta direttamente il business model. "Almeno l'80% della produzione di Alfa al minimo, a partire dal 2023, ci sarà solo se ci sarà il cliente finale", spiega Imparato precisando che "la gestione dello stock è un cancro" e ora diventa quindi "necessario rafforza il controllo del car-flow". Il cambiamento "è dovuto anche agli effetti del Covid ai quali ci adeguiamo" e all'importanza che ha acquisito il digitale. "Non vediamo un impatto sugli stabilimenti", aggiunge ancora Imparato sottolineando poi di volere contare "su punti vendita più piccoli ma che garantiscano qualità".

Lancia, dal canto suo, oltre ai nuovi modelli annunciati entro il 2028, "vuole sbarcare su altri mercati e si comincia dall'Italia", spiega Luca Napolitano, ceo del brand. L'intenzione è quella di "diventare più trasversali ed europei". E per farlo "abbiamo una strategia di elettrificazione aggressiva e l'Europa è l'obiettivo. Penso a Paesi come Francia, Germania e i mercati nordici dove pensiamo che ci sia il nostro cliente target", aggiunge. Altro elemento centrale, insieme all'italianità, è il design "sempre stato fondamentale", come conferma l'arrivo di Jean-Pierre Ploué (chief design officer del gruppo).

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Pubblicato il 13 ottobre 2021
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13 ottobre 2021
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