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Impatto della carenza globale di semiconduttori nell’industria automobilistica

Tempo di lettura 4 minFuturo della mobilità
Con la graduale ripresa della domanda di nuovi veicoli, una carenza a livello mondiale dei componenti vitali necessari per costruirli introdurrà probabilmente perturbazioni nelle consegne per gran parte del 2021. Ecco ciò che è necessario sapere.
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Cos’è un semiconduttore e in che modo viene utilizzato nelle auto e nei furgoni?

I semiconduttori sono il fondamento dei chip di memoria e dei processori che troviamo in quasi tutti i dispositivi elettronici e il loro mercato globale sta rapidamente aumentando. Secondo la Semiconductor Industry Association (SIA), le vendite globali hanno raggiunto i 439 miliardi di dollari USA (318 miliardi di sterline) nel 2020 (1), ossia hanno più che raddoppiato il loro valore negli ultimi 20 anni (2).

L’industria automobilistica fa affidamento sui semiconduttori, come fattore di impulso ad alcuni dei maggiori trend presenti nei nuovi veicoli. I sistemi connessi di infotainment, i sensori per la sicurezza e per le funzioni di assistenza e i componenti elettronici per le trasmissioni elettriche e ibride richiedono i semiconduttori. Secondo Deloitte, la componente elettronica rappresenterà la metà del costo di un nuovo veicolo entro il 2030 (3). Solo per quanto riguarda i semiconduttori, si prevede di raggiungere una cifra di 600 dollari USA (436 sterline) per veicolo in tale data, rispetto a 312 dollari USA (227 sterline) del 2013.

Perché vi è una carenza globale di semiconduttori?

L’avvio della pandemia di Covid-19 ha causato una tempesta perfetta nel settore automobilistico. Durante il picco, le restrizioni imposte per il controllo del virus hanno fermato la produzione al 90% per le fabbriche di veicoli e componenti in Cina, Nord America ed Europa (4). Accanto alla chiusura dei concessionari, le immatricolazioni in Europa si sono quasi dimezzate nel corso dei primi sei mesi dell’anno (5).

A loro volta, le aziende automobilistiche hanno pesantemente ridotto gli acquisti di semiconduttori, proprio nel momento in cui la domanda subiva un rialzo nel campo dei computer per la casa, dei videogiochi e dei prodotti sanitari. Quando i produttori di semiconduttori hanno ripreso la produzione a ritmo ridotto, il limitato volume disponibile era già stato destinato altrove in via prioritaria (6), e ciò ha generato problemi di fornitura nel momento in cui i mercati automobilistici hanno ripreso vigore nel terzo trimestre dell’anno (7). La domanda di tecnologie basate sui semiconduttori è in aumento, ma i fornitori hanno difficoltà a mantenersi al passo con essa.

Ciò che peggiora il problema è il fatto che solo cinque produttori di semiconduttori riforniscono il settore automobilistico e due di essi – NXP (8) e Infineon Technologies (9) – hanno dovuto sospendere la produzione negli stabilimenti del Texas durante le tempeste invernali di febbraio. E non esistono neppure soluzioni rapide – la SIA sostiene che servono fino a 26 settimane per la consegna degli ordini ai clienti da parte delle aziende produttrici di semiconduttori (10).

In che modo la carenza di semiconduttori avrà impatto sulle consegne dei veicoli?

La catena di fornitura automobilistica è strutturata su diversi livelli e i semiconduttori rappresentano un componente facente parte di un sottosistema del veicolo – ad esempio un display, un sistema di infotainment o un sensore. Nel migliore dei casi, una carenza potrebbe causare l’indisponibilità di alcuni livelli di allestimento o di alcuni equipaggiamenti optional. Nel peggiore dei casi, ciò potrebbe portare al blocco di un’intera linea di produzione di un modello. Si tratta di un problema particolare per un settore che tende a non mantenere molte scorte. AutoForecast Solutions prevede che la carenza di semiconduttori ridurrà la produzione di veicoli di 202.000 unità durante il 2021, e che un quarto di tale volume di perdite si realizzerà in Europa (11). L’associazione industriale europea ACEA prevede che le limitazioni di fornitura continueranno fino al terzo trimestre del 2021, generando volumi di produzione “considerabilmente inferiori” e creando un ritardo nelle consegne per il resto dell’anno (12). Ciò accade anche nel momento in cui le misure di distanziamento sociale hanno impatto sull’assunzione di personale nelle fabbriche facenti parte della catena di fornitura.

Le previsioni dei produttori sono diverse. Ford prevede una diminuzione del 10-20% nella produzione del primo trimestre (13), mentre Volkswagen afferma che tale carenza avrà impatto sui veicoli all’interno della piattaforma MQB (14) ampiamente utilizzata nella sua gamma di modelli. Nissan (15) e Honda (16) hanno sospeso la produzione nel Regno Unito, a causa di problemi di fornitura, mentre Daimler (17) prevede cautamente di potere recuperare il volume perduto nel primo trimestre durante la restante parte dell’anno.

Una notevole eccezione è rappresentata da Toyota, che si è garantita in anticipo un volume di semiconduttori pari a diversi mesi e ritiene che la produzione non subirà alcun pregiudizio (18).

Cosa posso fare per minimizzare i ritardi?

Il mercato dei semiconduttori rimane fluido, condizionato dalla domanda globale e dalle mutevoli tendenze nel campo dell’elettronica di consumo (19). Nel frattempo i professionisti nella gestione delle flotte dovrebbero considerare quanto segue:

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Pubblicato il 25 maggio 2021
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25 maggio 2021
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