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Patente B da privatista: documenti, costi e come fare

Tempo di lettura 5 minConducenti
Per risparmiare si può prendere la patente B da privatista, rivolgendosi alla Motorizzazione e preparandosi da soli all’esame di teoria.
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Come fare la patente B da privatista

Procedura, documenti e costi della patente B da privatista 2023

Per ottenere l’abilitazione di guida è possibile rivolgersi a una scuola guida, oppure scegliere di prendere la patente B da privatista per risparmiare. Ecco tutto quello che bisogna sapere in questi casi, dai documenti necessari ai costi da sostenere, fino alle tempistiche per il foglio rosa e gli esami di guida.

Che cos’è la patente da privatista

La patente da privatista significa gestire in modo autonomo tutta la procedura per ottenere l’abilitazione di guida. Di norma, infatti, ci si affida a un’autoscuola autorizzata per prendere la patente, una soluzione comoda e pratica, sebbene preveda anche dei costi aggiuntivi da sostenere per il servizio.

La scuola guida propone sia lezioni preparatorie per l’esame di teoria, sia lezioni di guida con un istruttore per imparare a condurre il mezzo oggetto dell’esame di pratica. Si tratta dunque di un intermediario che si occupa di una serie di procedimenti burocratici al posto del candidato, tuttavia questo supporto comporta una spesa addizionale.

Per risparmiare sul costo della patente è possibile fare tutto da soli, realizzando per conto proprio gli adempimenti necessari e studiando in maniera indipendente per le prove di teoria e pratica. È un’opzione consentita dalle norme di legge, una soluzione che se da un lato comporta qualche disagio in più e un dispendio di tempo maggiore permette di ridurre la spesa in modo considerevole.

Come prenotare l’esame per la patente B da privatista e come si svolge

Per fare la patente B da privatista bisogna innanzitutto iscriversi all’esame di guida presso gli uffici provinciali della Motorizzazione Civile. In seguito è necessario fissare una data per la prova di teoria, sostenendo l’esame entro 6 mesi dal momento dell’iscrizione, con la possibilità in caso di bocciatura di ripetere la prova entro questo termine.

Superata la prova teorica è possibile ritirare il foglio rosa, con il quale praticare la guida con un istruttore e un patentato esperto esponendo la lettera P (la persona deve aver preso la patente B da almeno 10 anni e un’età anagrafica non superiore a 65 anni). Infine, è necessario sostenere l’esame di guida entro 1 anno dalla prova di teoria.

Anche in questo caso è possibile ripetere l’esame di guida 2 volte, per un numero massimo di 3 tentativi sempre rispettando la scadenza del foglio rosa, senza pagare nuovamente e aspettando almeno un mese dalla bocciatura precedente. Una volta superati entrambi gli esami viene rilasciata la patente B, un documento che fino al compimento di 50 anni d’età ha una validità di 10 anni.

I documenti per la patente B da privatista

Per prendere la patente da privatista è necessario prima di tutto effettuare l’iscrizione alla Motorizzazione, un procedimento che richiede la presentazione di una serie di documenti obbligatori:

Per la prenotazione dell’esame di guida da privatista, invece, basta presentare la ricevuta di versamento e un attestato delle esercitazioni realizzate con un professionista. La legge, infatti, richiede almeno 6 ore di guida con un istruttore abilitato, altrimenti non è possibile sostenere l’esame di guida e ottenere la patente B.

Quanto costa prendere la patente B da privatista?

In genere, il costo totale della patente B da privatista è di circa 400-500 euro, mentre presso la scuola guida il prezzo si aggira intorno a 900-1.200 euro. Si tratta quindi di un risparmio significativo per chi decide di gestire da solo le pratiche per la licenza di guida, poiché è possibile spendere meno della metà rispetto all’autoscuola.

Nel dettaglio, la patente da privatista di categoria B prevede:

Ovviamente, il prezzo finale della patente B da privatista dipende dal numero di guide che bisogna effettuare, in assoluto la voce più costosa che bisogna sostenere considerando un costo di 40-60 euro l’ora. Inoltre, in caso di doppia bocciatura è necessario realizzare nuovamente l’iscrizione, pagando una seconda volta tutti i costi fissi e variabili.

I bollettini da pagare per la patente B da privatista

Per la patente B da privatista bisogna pagare un importo di 58,40 euro per i bollettini obbligatori. Tuttavia, dal 14 febbraio 2022 il versamento si effettua tramite bollettini PagoPA, i nuovi modelli che hanno sostituito i vecchi bollettini prestampati reperibili presso gli uffici postali o gli sportelli della Motorizzazione per il disbrigo delle pratiche automobilistiche.

I bollettini PagoPA si possono scaricare dal Portale dell’Automobilista, basta entrare nell’area riservata tramite lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE (Carta di Identità Elettronica). All’interno dell’area personale bisogna individuare la voce del menu Accesso ai servizi, selezionando l’opzione Pagamento pratiche online PagoPA e scegliendo il tipo di tariffe.

Per la patente B è necessario usare i seguenti bollettini PagoPA:

Il pagamento può essere realizzato direttamente sul Portale dell’Automobilista, altrimenti presso sportelli bancari o postali, esercenti convenzionati PagoPA, servizi di home banking e app di pagamenti. Ai fini della patente viene accettata solo la ricevuta stampata dal portale, infatti non sono valide quelle generate da altri canali online o fisici presso cui è stato effettuato il pagamento.

Patente B da privatista: come funzionano gli esami

Una volta effettuata l’iscrizione alla Motorizzazione Civile per la patente B, dopo aver realizzato tutti gli adempimenti iniziali, bisogna sostenere innanzitutto l’esame di teoria. Si tratta della stessa prova proposta agli studenti delle scuole guida, tuttavia, invece di svolgersi presso la sede dell’autoscuola si tiene in un locale della Motorizzazione.

In questo caso è necessario studiare da soli, acquistando il libro ufficiale dei quiz oppure utilizzando dei servizi online. La prova consiste in 30 quiz con opzione vero/falso, con una durata della prova di 20 minuti e la possibilità di commettere fino a 3 errori, rispondendo a domande sui veicoli, la sicurezza stradale, la segnaletica e le regole di transito.

La prova pratica invece è un esame di guida realizzato con un esaminatore della Motorizzazione, una prova che dura almeno 25 minuti e viene eseguita a bordo di un veicolo dotato di doppi comandi. Durante la prova l’esaminatore testa le abilità del guidatore, ad esempio richiedendo una partenza in salita oppure verificando il mondo in cui esce dalla vettura.

In questa circostanza bisogna dimostrare non solo di saper guidare, ma anche di conoscere le norme del Codice della Strada e rispettare i segnali orizzontali e verticali. In entrambi i casi è importante prepararsi bene prima dell’esame, per evitare di essere bocciati e non correre il rischio di pagare nuovamente tutti i costi.

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Pubblicato il 27 aprile 2023
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