
Documento Unico di Circolazione: cos'è e a cosa serve
Il Documento Unico di circolazione permette di semplificare gli adempimenti burocratici, favorendo la digitalizzazione delle pratiche auto.
Cos'è e a cosa serve il DU (Documento Unico di circolazione)
Il nuovo Documento Unico di circolazione e di proprietà
Come funziona il Documento Unico di circolazione
Il Documento Unico di circolazione e di proprietà è un certificato che integra al suo interno la carta di circolazione e il certificato di proprietà del veicolo, consentendo a tutti gli automobilisti di avere un solo documento invece di due separati. Ecco bisogna sapere e le ultime novità sul DU obbligatorio.
Documento Unico di circolazione: la proroga è scaduta
Con il decreto legislativo n. 98 del 29 maggio 2017 è stata introdotta un’importante novità, il Documento Unico di circolazione e di proprietà (DUC). Si tratta di un progetto che segue il programma di semplificazione amministrativa, secondo quanto previsto per il settore automobilistico e la Pubblica Amministrazione.
Il Documento Unico è entrato** in vigore da maggio 2020 in regime transitorio**, sostituendo la carta di circolazione e il certificato di proprietà, tuttavia i documenti nuovi e vecchi dell’auto possono ancora coesistere. Mancava infatti l’obbligatorietà del DU, quindi gli entiche non erano in grado di attrezzarsi tecnologicamentepotevano continuare a rilasciare il certificato cartaceo.
Il passaggio definitivo al DU, il Documento Unico di circolazione e di proprietà, è stato infatti rinviato più volte, per concedere il tempo agli uffici automobilistici di aggiornarsi. Dal 1°ottobre 2021 il DU è diventato a tutti gli effetti obbligatorio, quindi in caso di pratiche auto oggi viene sempre rilasciato il Documento Unico di circolazione.
Cosa è cambiato dal 1° ottobre 2021 con il nuovo DU
Con l’accorpamento dei due certificati, quello di proprietà e la carta di circolazione, dal 1° ottobre 2021 è possibile pagare soltanto due bolli invece dei 4 previsti precedentemente. Si tratta di una riduzione considerevole degli oneri fiscali, con un importo che scende da 64 a 32 euro per garantire un buon risparmio agli automobilisti.
Un’altra importante novità riguarda l’aggiornamento del libretto di circolazione, il quale viene effettuato attraverso una procedura semplificata per gestire in maniera più snella le comunicazioni con l’ACI, la Motorizzazione Civile e il PRA, il Pubblico Registro Automobilistico.
È necessario sostituire i vecchi libretti dell’auto con il DU?
Fortunatamente non bisogna cambiare la carta di circolazione in proprio possesso, infatti la norma vale soltanto per le nuove immatricolazioni, oppure per i veicoli soggetti a un’operazione di pratiche auto, come il passaggio di proprietà o la richiesta di aggiornamento del documento dell’auto.
Dunque, è possibile continuare a guidare con i vecchi documenti, i quali andranno necessariamente sostituiti con il nuovo Documento Unico di circolazione alla prima operazione. Ciò vale per qualsiasi procedimento realizzato presso il PRA, l’ACI, la Motorizzazione Civile e gli Sportelli Telematici dell’Automobilista (STA).
Come funziona il Documento Unico di Circolazione e proprietà
Il Documento Unico di circolazione e di proprietà è un certificato che integra la carta di circolazione e il certificato di proprietà del veicolo, consentendo a tutti gli automobilisti di avere un solo documento invece di due certificati separati. Il certificato di proprietà viene rilasciato dal PRA, che dal 5 ottobre 2015 ha sostituito il formato cartaceo con quello digitale, denominandolo CDPD, Certificato Di Proprietà Digitale.
Il CDPD può essere consultato telematicamente, attraverso il sito web ufficiale del PRA oppure con una lettura del QR Code, direttamente con la fotocamera del proprio smartphone. Si tratta di un documento che fornisce informazioni sui proprietari del veicolo, comprese eventuali situazioni particolari come i fermi amministrativi e le ipoteche.
L’altro certificato incluso nel DU è la carta di circolazione, un documento rilasciato dalla Motorizzazione Civile al momento dell’immatricolazione del mezzo. All’interno della carta sono contenuti tutti i dati del veicolo, tra cui la targa, il modello, l’omologazione, l’indice di carico, la velocità massima, le emissioni di CO2 e le informazioni sul proprietario.
Il Documento Unico di circolazione e di proprietà sostituisce quindi entrambi i certificati, con una tariffa unica di 29 euro, oltre a un costo ridotto da 64 a 32 euro per il dimezzamento dei bolli auto. Il documento è disponibile solo in formato virtuale, accessibile tramite app, online o scansionando il QR Code dalla fotocamera del proprio smartphone.
Chi rilascia il Documento Unico di circolazione?
Il DU viene emesso dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, tuttavia i cittadini possono riceverlo in seguito a qualsiasi tipo di operazione effettuata sul veicolo. In questo caso, quindi, possono rilasciare il DU anche l’ACI, il PRA e la Motorizzazione, ovvero tutti gli enti autorizzati a realizzare le pratiche auto.
I vantaggi per gli automobilisti con l’introduzione del DU
La sostituzione della carta di circolazione e del certificato di proprietà con il DU offre diversi vantaggi per gli automobilisti:
- costo dimezzato del bollo, quindi si pagano di fatto la metà dei costi attualmente previsti per il bollo auto, ovvero 32 euro contro 64 euro;
- tariffa PRA agevolata, scesa da 27 a 20 euro, per l’iscrizione del mezzo all’ACI oppure per la sua trascrizione;
- nuova tariffa scontata per il passaggio di proprietà, che passa da 100 a circa 61 euro;
- gestione più snella della burocrazia, sia per l’unificazione dei certificati, sia per la nuova procedura digitale di aggiornamento del DU, per risparmiare tempo prezioso nell’adempimento degli obblighi amministrativi.
Come richiedere il Documento Unico di circolazione
Per ottenere il Documento Unico di circolazione è necessario:
- 1.scaricare un apposito modulo, disponibile presso il sito web ufficiale dell’ACI, obbligatorio per le nuove immatricolazioni, i passaggi di proprietà e le modifiche al vecchio certificato di proprietà. All’interno bisogna inserire alcuni dati personali, come il proprio nome e cognome, il luogo e la data di nascita, l’indirizzo di residenza e la cittadinanza;
- 2.dichiarare il proprio rapporto con il veicolo (proprietario, usufruttuario, rappresentante legale, locatario, acquirente o creditore);
- 3.fornire tutti i dati del mezzo, come la targa, la data d’immatricolazione, l’ultima revisione auto, la licenza SCIA e l’anno di costruzione, indicare il valore commerciale, eventuali esenzioni dagli oneri fiscali e amministrativi;
- 4.inserire i dati personali della persona che effettua la richiesta, comprese le generalità dei conducenti.
Nonostante in una prima versione della normativa ci fosse l’obbligo di specificare ulteriori guidatori del mezzo, nell’ultima versione del decreto tale voce è stata eliminata. In questo modo è necessario indicare nel Documento Unico del veicolo soltanto i conducenti non familiari, un aspetto tipico ad esempio nelle auto aziendali, altrimenti si rischia una sanzione.