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Deducibilità auto elettrica: la ricarica è detraibile?

4 min per leggereConducenti
Con l’auto elettrica aziendale è possibile dedurre i costi relativi alla ricarica dal 20% fino al 70%, usufruendo di importanti vantaggi fiscali grazie alla e-mobility.
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Auto elettriche: spese di ricarica deducibili per l'azienda

La deducibilità della ricarica dell’auto elettrica è una tematica nuova, ormai rilevante per tutte le aziende che stanno investendo nella transizione energetica e nella mobilità sostenibile. Le macchine a zero emissioni d’altronde garantiscono importanti benefici, tra cui vantaggi considerevoli nel campo della deducibilità auto relativamente ai costi di esercizio.

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I costi di ricarica delle auto elettriche aziendali sono deducibili?

I costi delle auto aziendali sono in parte o del tutto deducibili, in base alla destinazione d’uso della vettura che può essere strumentale, promiscuo o personale. Scegliere la formula giusta è fondamentale per contenere le spese, assicurando una maggiore sostenibilità finanziaria dell’impresa per un business più resiliente e competitivo sul mercato.

Ovviamente sono previste condizioni vantaggiose per le aziende che utilizzano veicoli elettrici, compresi i modelli ecologici a basso impatto ambientale. Ad esempio, la tassazione del fringe benefit è legata alle emissioni di CO2, inoltre è necessario tenere conto dell’Ecotassa per i veicoli più inquinanti e degli incentivi per l’installazione delle colonnine di ricarica e delle wall box aziendali.

Sull’uso delle auto elettriche aziendali bisogna anche valutare le spese per la ricarica del veicoli BEV(Battery Electric Vehicle). Questi costi sono più bassi rispetto all’acquisto di carburante diesel e benzina, in più è possibile dedurre una parte delle spese sostenute, con un’aliquota differente in base al tipo di utilizzo che viene fatta del mezzo aziendale.

Ciò è tecnicamente possibile in quanto nell’articolo 164 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), come riportato dalla rubrica L’Esperto risponde de Il Sole 24 Ore, vengono stabiliti limiti di deduzione per i componenti negativinell’impiego di mezzi di trasporto usati per l’esercizio d’impresa. Non essendo presenti distinzioni specifiche è possibile includere, dunque, anche le ricariche dei veicoli aziendali elettrici.

Cosa prevede il TUIR sui costi deducibili dei veicoli aziendali

Il riferimento normativo per determinare la deducibilità dei costi di ricarica delle auto elettriche aziendali è l’articolo 164 del TUIR (DPR 917/1986). L’articolo è intitolato “Limiti di deduzione delle spese e degli altri componenti negativi relativi a taluni mezzi di trasporto a motore, utilizzati nell’esercizio di imprese, arti e professioni”, ed è inserito nel Capo I, Titolo III – Disposizioni comuni.

La norma indica la possibilità di dedurre le spese per il 20%. Tuttavia, se il veicolo aziendale, per la maggior parte del periodo di riferimento d’imposta, viene dato in uso promiscuo ai dipendenti dell’impresa la deducibilità aumenta al 70%. Il punto centrale della questione ruota intorno ai componenti negativi, per i quali non venendo fatte distinzioni è possibile annoverare anche le ricariche delle auto elettriche.

Una componente negativa di reddito è un costo sostenuto da un’impresa allo scopo di perseguire delle finalità aziendali, tra cui possono rientrano sia beni materiali che immateriali. Queste spese non vanno dedotte nell’esercizio in cui sono realizzate, ma in quello in cui concorrono alla produzione di ricavi aziendali secondo le regole di diritto tributario.

Se quindi le auto elettriche sono utilizzate come beni strumentali, oppure adoperate dai dipendenti tramite l’opzione dell’uso promiscuo, in questi casi è possibile dedurre una parte delle spese sostenute per le ricariche energetiche. È evidente come si tratti di un vantaggio importante, un aspetto che assicura un incentivo considerevole per la sostenibilità delle flotte aziendali.

La deducibilità delle spese di ricarica delle auto elettriche aziendali

Secondo quanto è possibile interpretare dall’articolo 164 del TUIR, i costi per la ricarica dei veicoli elettrici aziendali sono soggetti a deducibilità. L’aliquota dipende dal tipo di utilizzo del mezzo di trasporto, tuttavia bisogna considerare in questa circostanze i componenti negativi relativi alle vetture usate nell’esercizio di imprese, professioni e arti.

In questo caso è possibile utilizzare come riferimento:

Nel primo caso si tratta di auto aziendali utilizzate dai dipendenti esclusivamente per attività d’impresa, perciò sono di proprietà dell’azienda e non generano benefit per il dipendente. Nel secondo caso l’impiego del mezzo è misto, in quanto viene usato sia per attività lavorative aziendali sia per motivi personali del dipendente.

Oltre alla deducibilità delle spese di ricarica dei veicoli aziendali elettrici, le auto come bene strumentale possono usufruire di una deduzione del 100% per costi come il bollo auto, l’assicurazione e la manutenzione. Questa percentuale scende al 70% per le auto ad uso promiscuo, senza limitazioni per quanto riguarda il valore del mezzo di trasporto adoperato dal dipendente.

I vantaggi fiscali riguardano anche le spese per il noleggio dell’auto aziendale, una modalità molto apprezzata per passare alla mobilità sostenibile in modo accessibile e versatile. Questa soluzione, infatti, garantisce benefici in termini di detraibilità IVA e deducibilità dei costi del contratto, un ulteriore motivo per investire nella costruzione di una flotta green.

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Pubblicato il 10 settembre 2021
10 settembre 2021
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