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Caro benzina: calo dei prezzi sul carburante

Tempo di lettura 5 minConducenti
Dopo il caro carburante nella prima parte dell’anno i prezzi di benzina e diesel sono scesi, tuttavia la situazione rimane ancora incerta.
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Caro benzina: calo dei prezzi sul carburante

Dopo il caro benzina il prezzo del carburante è in calo

Fino a quando durerà il calo del prezzo del carburante?

Nel mese di agosto il caro benzina in Italia si è attenuato, una tendenza legata a diversi fattori tra cui l’intervento temporaneo del governo sulle accise. Vediamo quali sono le ultime notizie sul caro carburante, per capire fino a quando durerà il calo dei prezzi e cosa aspettarsi nei prossimi mesi.

Caro benzina: i prezzi del carburante in calo

Dopo l’aumento del prezzo dei carburanti da trazione registrato nei primi mesi del 2022, il costo di benzina e diesel è sceso tra giugno e agosto. In particolare, in questo periodo il prezzo della benzina si è ridotto di 24 centesimi al litro, con un ribasso dell’11,7%, mentre quello del diesel è diminuito di 22 centesimi al litro con una contrazione del 10,9%.

Considerando un pieno dell’auto da 50 litri, il calo del prezzo del carburante dalla fine di giugno ad agosto ha offerto un risparmio di 12 euro a rifornimento per la benzina e di 11 euro per il diesel. Ovviamente i prezzi rimangono ancora alti se comparati con l’inizio dell’anno, tuttavia la riduzione delle tariffe ha consentito di diminuire la pressione su famiglie e imprese.

I motivi della riduzione del prezzo del carburante

La discesa del prezzo del carburante è stata dovuta innanzitutto all’intervento dello Stato, infatti a maggio 2022 il governo ha introdotto il taglio delle accise di 25 centesimi per benzina e diesel, mentre per il GPL è stato pari a 8,5 centesimi. Trattandosi di una riduzione al netto dell’IVA, lo sconto reale per i consumatori è stato di 30,5 centesimi al litro per benzina e diesel e di 10,5 centesimi al litro per il GPL.

Per non compromettere le vacanze estive degli italiani, penalizzando chi ha scelto di viaggiare con l’automobile, il governo ha prorogato la diminuzione delle accise sul carburante fino al 20 settembre 2022. Questa misura ha permesso di mantenere bassi i prezzi di benzina, diesel e GPL durante tutto il periodo estivo, assicurando vacanze più serene per milioni di italiani.

Un altro motivo della discesa del prezzo del carburante è la riduzione del costo del petrolio al barile, ovvero la diminuzione del prezzo della materia prima sul mercato internazionale. L’andamento della quotazione del greggio, però, è legato a numerosi e complessi fattori, rimanendo esposto a un’elevata volatilità a causa dei timori sulla contrazione dell’economia globale e agli effetti della guerra tra Russia e Ucraina.

Perché il diesel costa di più della benzina?

A fine agosto è stato registrato il sorpasso del diesel sulla benzina, con il prezzo del gasolio che ha superato quello della benzina. Si tratta di un fenomeno in corso da tempo, infatti il progressivo aumento del prezzo del diesel va avanti già da alcuni anni, penalizzando chi guida una vettura diesel di proprietà oppure un’auto a noleggio.

Questo trend è dovuto a una serie di cause che hanno spinto al rialzo il prezzo del gasolio:

Caro carburante: le ultime notizie e i possibili scenari

In attesa del risultato delle prossime elezioni in Italia, il governo ha prorogato il taglio delle accise sui carburanti fino al 5 ottobre. Si tratta di una mini proroga, che estende di 15 giorni la scadenza della riduzione delle accise su benzina, diesel, GPL e metano, come previsto dal Decreto Interministeriale firmato dai ministri dell’Economia e delle Finanze e della Transizione Ecologica.

Tuttavia, la conferma del taglio delle accise fino al 5 ottobre non ha sortito gli effetti sperati, infatti nell’ultima settimana di agosto il prezzo del diesel è tornato a salire portandosi sopra 1,80 euro al litro. Meno accentuato invece l’incremento della benzina, reduce da un lieve aumento alla pompa dello 0,70% con un prezzo medio intorno a 1,76 euro al litro.

Un aspetto da valutare sarà anche la decisione dell’Opec+, l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio di cui fanno parte 15 nazioni tra cui Arabia Saudita, Algeria, Iran, Nigeria e Venezuela. Qualora l’Opec+ dovesse aumentare la produzione di petrolio il prezzo del carburante potrebbe scendere nei prossimi mesi, rendendo adeguata la riduzione delle accise, altrimenti servirebbero misure più incisive per contenere il caro benzina.

Ad ogni modo, il petrolio influisce appena per il 20-25% del prezzo di benzina e diesel pagato dai consumatori, mentre l’8-9% è legato ai costi della distribuzione. Una parte cospicua invece dipende dal trasporto e dalla raffinazione, due voci su cui si potrebbe intervenire per diminuire i costi del carburante oltre alla riduzione delle imposte.

Come tutelarsi dai rincari del carburante in Italia

Il caro carburante, in particolare il forte incremento del diesel, rende necessario valutare delle soluzioni adeguate per proteggersi contro i rincari di benzina e gasolio. Nei prossimi mesi, infatti, il prezzo del carburante potrebbe riprendere a salire, soprattutto se non dovesse essere confermato il taglio delle accise e se il prezzo del greggio dovesse riaumentare.

Ecco alcuni consigli per risparmiare sul carburante e ridurre le spese per la mobilità:

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Pubblicato il 6 settembre 2022
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6 settembre 2022
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