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Mobilità sostenibile: un italiano su due è pronto a cambiare

Tempo di lettura 4 minMercato auto
Anche se in Italia la mobilità sostenibile ed elettrica stenta a decollare, ben 1 italiano su 2 vorrebbe guidare un’auto elettrica nel prossimo futuro.
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Sempre più italiani scommettono sul trasporto sostenibile

Dopo gli allarmi lanciati dai più importanti enti internazionali sul surriscaldamento globale e l’inquinamento, la maggior parte degli Stati di tutto il mondo ha adottato nuove politiche rivolte alla diminuzione delle emissioni inquinanti nell’ambiente. In Europa la linea seguita è quella delineata dagli accordi di Parigi, con un obiettivo di riduzione dal 30 al 40% delle emissioni nocive entro il 2030 per ogni singolo Paese. Uno dei settori maggiormente interessati è proprio quello dei trasporti, al centro negli ultimi anni di una vera e propria trasformazione epocale verso una mobilità più sostenibile e meno inquinante.

Mobilità sostenibile: la situazione attuale in Italia e nel mondo

Secondo uno studio condotto dalla piattaforma europea Electromobility, un’organizzazione che comprende imprese e associazioni legate al mercato del trasporto elettrico, l’Italia è ancora in forte ritardo nella mobilità elettrica, specialmente nei confronti dei Paesi del Nord Europa. Al momento pesa la scelta del nostro Paese di puntare sul gas naturale, che non sembra aver avuto finora un impatto considerevole sulla riduzione delle emissioni inquinanti nell’ambiente.

Se da una parte la Norvegia e l’Olanda hanno fissato audaci obiettivi di eliminazione delle auto a combustione termica, previsti rispettivamente per il 2025 e il 2035, l’Italia è ancora molto lontana da tali traguardi. In Europa il mercato delle macchine elettriche è cresciuto nel 2017 del 38% rispetto all’anno precedente, con la punta d’eccellenza rappresentata dalla Norvegia, che ha fatto registrare il 52% di nuove immatricolazioni di auto elettriche o ibride.

Anche in Spagna, Francia, Germania e Regno Unito le auto ecologiche hanno beneficiato di agevolazioni e incentivi, rivolti sia verso i veicoli totalmente elettrici che le auto ibride. Tuttavia, la situazione è disomogenea non soltanto in Europa, ma in tutto il resto del mondo. Negli Stati Uniti la maggiore concentrazione di vetture elettriche è localizzata nello Stato della California, a causa dei forti incentivi all’acquisto che hanno mosso il mercato dominato dalla Tesla di Elon Musk.

Gli italiani e la mobilità sostenibile

Sebbene in Italia il mercato dell’auto elettrica stenti a decollare, sempre più italiani scommettono sul trasporto sostenibile. In particolare, mostrano grande interesse verso i veicoli elettrici le persone con un’età compresa tra i 25 e i 44 anni. È quanto emerso da un’analisi condotta dal Centro Ricerche di Quintegia, un’associazione che comprende aziende produttrici e di servizi del settore dell’Automotive, svolta su un campione di 1.366 potenziali acquirenti.

I dati raccolti hanno mostrato come l’orizzonte temporale degli automobilisti italiani si sia spostato, passando da una propensione alla guida di un’auto elettrica in un ipotetico futuro a una sempre più netta convinzione al cambiamento già entro la fine dell’anno. Aumenta anche la conoscenza della mobilità elettrica da parte dei consumatori italiani, convinti per il 50% che si tratti della scelta giusta per motivi ambientali, mentre la restante parte a causa del risparmio economico derivato dalla rinuncia ai carburanti fossili.

Attualmente i numeri dei veicoli elettrici nel nostro Paese sono ancora molto lontani da quelli registrati nel Nord Europa. Basti pensare che nel 2017 le immatricolazioni di auto elettriche si sono fermate a quota 5.000 unità, rappresentando appena lo 0,1% dell’intero parco auto. Un mercato ancora acerbo che stenta a partire, nonostante gli investimenti di città come Milano, che sta aumentando sensibilmente il numero di colonnine di ricarica.

Recentemente tutte le principali case automobilistiche hanno siglato accordi commerciali per l’elettrificazione dell’intera gamma, piani di sviluppo rivolti soprattutto al mercato europeo. Purtroppo, il gruppo FCA è rimasto fuori ribadendo la sua linea imprenditoriale, ovvero continuare a commercializzare veicoli a metano e gas naturale anche nei prossimi anni. Per il momento quindi la Fiat, le cui auto rappresentano la fetta maggiore nel settore auto in Italia, non produrrà alcun modello di macchina elettrica.

Reti e infrastrutture in Italia per la nuova mobilità elettrica

Il passaggio dell’Italia dalle auto a combustione termica e gas verso le macchine elettriche e una mobilità sostenibile dovrà necessariamente passare per gli investimenti e le politiche governative. Se da una parte infatti gli italiani sono ormai pronti e maturi per il cambiamento, i ritardi infrastrutturali rischiano di marcare un divario difficilmente colmabile nel breve e medio periodo con il resto d’Europa. È fondamentale aumentare il numero di colonnine di ricarica rapida di ultima generazione, garantendo allo stesso tempo la sicurezza dei nuovi impianti.

Per farlo è necessario stabilire velocemente i nuovi standard tecnici, per passare dalle ricariche di tipo 1, con durata lenta da 6 a 8 ore, verso i nuovi sistemi di ricarica veloce e ultraveloce, in grado di fare un pieno di energia elettrica in appena 10-20 minuti. In particolare, è importante intervenire specialmente sui punti di distribuzione della rete autostradale e in quelli cittadini, per non perdere le opportunità di sviluppo offerte dalla green economy e dall’auto elettrica, cavalcando finalmente la trasformazione verso una mobilità sostenibile ed ecologica.

La spinta del noleggio a lungo termine nella mobilità sostenibile

Se la e-mobility in Italia fatica a decollare, a trainare il mercato per il momento sono le imprese di autonoleggio. La maggior parte delle società di noleggio auto infatti ha provveduto al cambiamento graduale della propria flotta, arrivando a offrire nel 2018 un’ampia scelta di modelli elettrici e ibridi. La formula più apprezzata continua ad essere quella del noleggio a lungo termine di auto ecologiche, che nel 2017 è cresciuto del 18% tra i privati e del 22,5% tra le imprese. Numeri importanti che rafforzano l’impegno delle aziende del settore verso una mobilità sostenibile.

Il canone fisso mensile permette di esternalizzare i servizi relativi alla gestione e alla manutenzione dell’auto, risparmiando tempo e stress. Inoltre, è possibile cambiare l’auto con regolarità aumentando la sicurezza e il benessere a bordo. All’interno di questi servizi, le aziende di autonoleggio hanno scelto di puntare sulle auto elettriche per due motivi sostanziali: intercettare le mutate esigenze dei consumatori e offrire loro un servizio economicamente competitivo.

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Pubblicato il 18 giugno 2018
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18 giugno 2018
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