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Costo ricarica auto elettrica

6 min per leggereSostenibilità
Con un’auto elettrica puoi ottenere un risparmio elevato rispetto a una macchina a benzina. Ecco perché conviene la ricarica e quanto costa.
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Quanto costa ricaricare l'auto elettrica?

Il costo della ricarica delle auto elettriche in Italia

Costi e convenienza della ricarica dei veicoli elettrici

La mobilità sostenibile sta accelerando, con tantissime persone che stano scegliendo l’acquisto o il noleggio a lungo termine di un veicolo elettrico o ibrido ricaricabile. Ma conviene davvero rispetto alle vetture endotermiche? Ecco quanto costa la ricarica di un’auto elettrica e quanto è possibile risparmiare.

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Auto elettriche: quanto puoi risparmiare sul costo del carburante?

La crescente diffusione delle auto elettrichedovrebbe presto portare dei benefici, sia all’ambiente con la riduzione delle emissioni di CO2, sia al portafoglio per la diminuzione dei costi del carburante. Diversi studi hanno analizzato recentemente il costo delle ricariche delle auto elettriche, stabilendo alcuni parametri di riferimento per capire quanto esattamente sia possibile risparmiare.

I dati mostrano chiaramente una diminuzione della spesa per il trasporto privato su gomma, tuttavia molto dipenderà dal numero di veicoli elettrici che circoleranno nei prossimi anni. Uno studio importante in questo senso è stato realizzato dalla società Selectra, azienda si occupa di comparazione di tariffe elettriche e servizi online di assistenza per i contratti di energia elettrica e gas.

Basandosi sui dati forniti da IEA, la International Energy Agency, che prevede un incremento nella vendita di auto elettriche nel futuro per un totale di 125 milioni di unità del 2030, è possibile determinare il risparmio economico generato sui costi delle ricariche e i benefici ambientali per il taglio delle emissioni inquinanti.

Come funziona la ricarica delle auto elettriche?

Per calcolare quanto costa ricaricare una macchina elettrica è necessario innanzitutto capire come funziona questo procedimento, un’operazione complessa che al momento prevede la possibilità di utilizzare varie modalità di ricarica:

L’unico requisito minimo è una potenza nominale di almeno 3 kW, quindi anche un piccolo impianto di energia elettrico, come quello della rete domestica, è più che sufficiente. Tuttavia, collegare le batterie alla rete domestica classica allunga le tempistiche, infatti viene definita ricarica lenta in quanto richiede circa il doppio rispetto a una stazione elettrica da 7,4 kW.

Questa modalità prevede dalle 6 alle 12 ore per terminare un ciclo di ricarica, ripristinando completamente la potenza elettrica delle batterie agli ioni di litio dell’auto. Per ottenere durate inferiori bisogna utilizzare dei particolari dispositivi, le wall box, sistemi che consentono di trasformare la corrente elettrica da trifasica a monofasica.

Con una wall box è possibile alimentare la batteria dei veicoli elettrici con una corrente continua, con una potenza fissata solitamente a 7,4 o 11 kW. Altri sistemi invece sono definiti accelerati, in quanto sono in grado di raggiungere una potenza di 22 kW, riducendo i tempi della ricarica in modo significativo rispetto alla carica presso la presa di corrente domestica.

Altri ancora sono le colonnine di ricarica veloce, di potenza massima pari a 50 kW, con soluzioni tecniche che permettono di ricaricare fino all’80% delle batterie in circa un’ora. Infine, alcune infrastrutture dispongono di stazioni ultraveloci con potenza oltre 50 kW in grado di arrivare fino a 350 kW, per ricaricare le batterie delle auto elettriche pochi minuti.

Si tratta ad esempio delle stazioni Supercharger sviluppate da Tesla, che arrivano fino a 250 kW, ma che al momento sono accessibili soltanto alle auto della casa automobilistica americana come la Model 3. Tuttavia, Tesla ha avviato in Europa una sperimentazione, con l’obiettivo di aprire presto a tutti i veicoli elettrici le stazioni Supercharger.

Quanto si spende per la ricarica delle auto elettriche?

La spesa per “fare un pieno” ad una macchina elettrica, quindi per ricaricare completamente le batterie agli ioni di litio, dipende dal costo dell’energia elettrica, perciò dalla località e dalla fascia di tariffazione. Inoltre, incidono sul prezzo il tipo di ricarica, il livello di ricarica che si vuole raggiungere e la capacità della batteria dell’auto.

In media, prendendo in considerazione una batteria da 45 kWh e un costo dell’energia elettrica di 0,50 euro/kWh, il costo della ricarica è di circa 22,5 euro per un’auto elettrica di medie dimensioni. Tale valore deve essere collegato alla resa, ovvero quanti chilometri il veicolo elettrico è in grado di percorrere con una ricarica.

Anche in questo caso si può considerare un valore medio, calcolando un tragitto giornaliero di circa 35-40 Km, arrivando a un totale mensile di circa 1.200 chilometri. Dividendo questo valore per 300 km, l’autonomia media realistica delle auto elettriche moderne, bisogna realizzare almeno 4 ricariche complete, con una spesa di circa 90 euro al mese.

Il risparmio delle auto elettriche è evidente, specialmente tenendo conto dei rincari sul prezzo del carburante. Naturalmente, gli ultimi aumenti del costo dell’energia elettrica hanno incrementato la spesa per la ricarica, per questo motivo è possibile scegliere bene la modalità di ricarica e valutare con attenzione le varie tariffe.

Aspetti come il miglioramento delle nuove tecnologie, l’efficienza dei motori elettrici di ultima generazione, oppure gli abbonamenti ai circuiti di ricarica, presenti soprattutto sulle strade ad alta percorrenza, consentono di ottenere un ulteriore abbattimento dei costi.

Il costo di ricarica in base alla tipologia di connessione

Il costo della ricarica delle macchine a zero emissioni varia sensibilmente in base alla modalità di ricarica. Le colonnine di ricarica delle auto elettriche rappresentano l’opzione più efficiente e veloce ma anche più costosa, con tariffe che possono arrivare a 0,79 euro al kWh nelle stazioni ad alta potenza come le colonnine superveloci oltre 50 kW.

Questo costo si riduce per le stazioni di ricarica in corrente alternata a bassa potenza, infatti ricaricando presso una colonnina da 11 o 22 kW si paga una tariffa di circa 0,50-0,60 euro al kWh. Il prezzo più basso è quello della ricarica domestica, infatti in base all’offerta luce attivata con il proprio fornitore è possibile usufruire di un prezzo dell’energia elettrica inferiore a 0,50 euro al kWh.

Come risparmiare sulla ricarica dell’auto elettrica

I recenti rincari dell’energia hanno fatto aumentare il costo dell’elettricità, tuttavia esistono alcune soluzioni per risparmiare sulla ricarica dei veicoli elettrici:

Ricarica dell’auto elettrica o pieno di benzina: quale conviene?

Per capire meglio il reale risparmio generato dalle macchine elettriche, per quanto riguarda i costi di mantenimento e ricarica, basta fare un rapido confronto con un’auto a benzina. Il consumo medio di un’utilitaria, con propulsore 1.2 di cilindrata e circa 80 cv di potenza, si aggira intorno ai 18-20 Km/l nel ciclo combinato.

Con un costo del carburante alla pompa di circa 2 euro, lo stesso chilometraggio utilizzato per l’esempio precedente comporta una spesa mensile di almeno 120-133 euro. Ciò senza considerare una guida eseguita quasi sempre prevalentemente in città, dove i consumi sono nettamente superiori rispetto alle strade extraurbane, anche fino al 50% in più.

Non ci sono dubbi, inoltre, che il costo di mantenimento delle auto elettriche sia inferiore, oltre a considerare che sarebbe possibile tagliare le emissioni inquinanti di oltre 1,7 tonnellate di CO2 ogni anno, una quantità che se moltiplicata per il numero di veicoli presenti in Italia rende facilmente l’idea delle conseguenze ambientali positive.

Nel complesso, un’automobile elettrica utilizzata ogni giorno per andare al lavoro può far risparmiare fino a 400 euro l’anno sul carburante nonostante il caro energia. Non bisogna dimenticare poi il taglio delle emissioni, la diminuzione dell’inquinamento acustico e la possibilità di circolare liberamente, anche nelle zone a traffico limitato.

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Pubblicato il 22 agosto 2022
22 agosto 2022
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